Quattro dei cinque partiti del parlamento groenlandese firmeranno oggi un accordo di coalizione, in un’apparente dimostrazione di unità di fronte all’interesse degli Stati Uniti per l’isola proprio nel giorno della visita del vicepresidente Usa JD Vance e della moglie Usha ad una base militare Usa in Groenlandia. Soltanto il partito più ardentemente indipendentista, Naleraq , arrivato secondo alle elezioni di inizio mese, non farà parte della coalizione, dopo essersi ritirato dai colloqui la scorsa settimana. Lo riportano i media internazionali.
E proprio oggi, appunto, il vicepresidente Usa JD Vance è atteso presso l’unica base militare americana in Groenlandia, per una visita che le istituzioni locali vedono come una provocazione alla luce delle dichiarazioni del presidente Donald Trump che vuole annettere l’isola, attualmente sotto la sovranità danese ma con ampia autonomia soprattutto sul piano interno.
Il presidente americano ha ribadito senza mezzi termini mercoledì la sua volontà di impossessarsi della Groenlandia per garantire la sicurezza del suo paese e del resto del mondo.
La prima ministra danese, Mette Frederiksen, ha denunciato «la pressione inaccettabile» esercitata dagli americani dopo l’annuncio, all’inizio della settimana, della visita senza invito di una vasta delegazione dell’amministrazione Trump, che alla fine è stata abbandonata.
Alla luce di tutto ciò, il vicepresidente Usa si recherà in Groenlandia «per informarsi sulle questioni legate alla sicurezza dell’Artico» e per incontrare le truppe, come hanno precisato i suoi uffici. La base americana – che un tempo si chiamava Thule Air Base – costituisce un avamposto della difesa antimissile statunitense, particolarmente contro la Russia, poiché il percorso più breve dei missili provenienti dalla Russia verso gli Stati Uniti passa per la Groenlandia. E’ inoltre strategica per il controllo dell’Artico.