
Gli Stati uniti intendono applicare al massimo livello possibile le sanzioni contro il presidente venezuelano Nicolas Maduro per privarlo delle risorse che, secondo Washington, verrebbero utilizzate per finanziare il Cartel de los Soles. Lo ha dichiarato l’ambasciatore statunitense alle Nazioni unite, Mike Waltz, intervenendo al Consiglio di sicurezza dell’Onu sulla situazione in Venezuela.
«Gli Stati uniti imporranno e faranno rispettare le sanzioni nella misura massima possibile per privare Maduro delle risorse che utilizza per finanziare il Cartel de los Soles», ha affermato Waltz, sottolineando che Washington ha designato tale organizzazione come gruppo terroristico. Nel suo intervento, l’ambasciatore ha ribadito la posizione dell’amministrazione statunitense secondo cui il governo venezuelano rappresenta una grave minaccia per la regione. «Sono le azioni e le politiche del regime illegittimo di Maduro a costituire una minaccia straordinaria per la pace e la stabilità del nostro emisfero», ha dichiarato.
«Gli Stati uniti faranno tutto ciò che rientra nel loro considerevole potere per proteggere il nostro emisfero, i nostri confini e il popolo americano», ha aggiunto Waltz.
Pesanti critiche da Russia e Cina
Proprio la riunione del Consiglio di sicurezza è stata teatro di uno scontro diplomatico tra Stati Uniti e Russia. Dal momento che l’ambasciatore russo alle Nazioni unite, Vassily Nebenzia ha dichiarato che «l’imposizione da parte degli Stati uniti di un blocco contro il Venezuela può essere considerata solo un atto di aggressione. Il rappresentante di Mosca ha inoltre aggiunto che la Russia «condanna fermamente» il sequestro da parte degli Stati uniti di petroliere venezuelane, definendo le operazioni una violazione del diritto internazionale e un’ulteriore escalation delle tensioni. «Il blocco illegale imposto dagli Stati uniti al largo delle coste del Venezuela è l’atto di aggressione più chiaro e assolutamente reale», ha affermato Nebenzia.
Dello stesso tenore anche le critiche giunte agli Usa da parte della Cina, che ha aggiunto la propria voce a quella di Mosca per denunciare dinanzi al Consiglio di sicurezza dell’Onu la pressione militare ed economica esercitata dagli Stati Uniti sul Venezuela, definendola rispettivamente un «comportamento da cowboy» e un’«intimidazione». L’ambasciatore americano Mike Waltz ha replicato che «gli Stati Uniti faranno tutto il possibile per proteggere il nostro emisfero, i nostri confini e il popolo americano», durante la riunione d’emergenza richiesta dal Venezuela con il sostegno di Russia e Cina.








-U62428735001Gte-1440x752@IlSole24Ore-Web.jpg?r=1170x507)
-kYJI-U28576722208tTd-1440x752@IlSole24Ore-Web.jpeg?r=1170x507)