Storie Web venerdì, Febbraio 7
Notiziario

Il declino continua

Per Andrew Kenningham, capo economista per l’Europa di Capital Economics, potrebbe esserci una ripresa della produzione automobilistica nel breve termine, mentre il calo dei tassi di interesse della Bce potrebbe aiutare gli investimenti delle imprese nei prossimi mesi. Troppo poco e troppo presto, però, per parlare di inversione della tendenza. «Il declino strutturale dell’industria tedesca sembra destinato a continuare», ha dichiarato Kenningham, come indicano le indagini sulla fiducia delle imprese. Inoltre, il rimbalzo del prezzo del gas naturale di metà dicembre aumenterà i costi per le imprese ad alta intensità energetica.

È di poca consolazione anche la crescita delle esportazioni tedesche, a dicembre salite del 2,9% su base mensile. In questo caso, il dato è migliore delle attese, che puntavano su una flessione. Nell’intero 2024, quando il Pil si è ridotto dello 0,2%, l’export ha subito una contrazione dell’1%, a causa soprattutto della debolezza della domanda cinese. Per il 2025, il Governo prevede un’altra flessione (dello 0,3%): sarebbe il terzo anno consecutivo in negativo per il made in Germany.

Il rischio Trump

La Confindustria tedesca (Bdi) ha appena tagliato le stime sul Pil per quest’anno e ora prevede un calo dello 0,1%. Il presidente dell’associazione, Peter Leibinger, ha sottolineato che la crisi va oltre le conseguenze della pandemia o della guerra in Ucraina, ed è il risultato di una debolezza strutturale, che dal 2018 i Governi non sono riusciti ad affrontare. La crisi ha determinato la caduta della coalizione Semaforo, a novembre, con l’acuirsi della instabilità politica e il voto anticipato del 23 febbraio. La campagna elettorale è però dominata dal tema dell’immigrazione e dalle ingerenze di Elon Musk, che fa il tifo per l’estrema destra di Alternative für Deutschland.

Una salva di dazi da parte dell’amministrazione Usa non potrebbe che peggiorare in quadro, spingendo il calo del Pil tedesco fino allo 0,5%, secondo proiezioni della Bdi. Secondo l’ufficio di statistiche Usa (Census), nel 2024 il surpuls tedesco è salito a quasi 85 miliardi di dollari, un nuovo massimo. Già durante il primo mandato, il presidente americano aveva preso di mira l’avanzo commerciale e l’export di auto tedesche, un vero irritante per Donald Trump.

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