Secondo i dati preliminari dell’Ufficio federale di statistica (Destatis), i nuovi ordini reali in Germania (al netto dei prezzi) nel settore manifatturiero sono diminuiti del 2,9% a luglio 2025 rispetto a giugno 2025, al netto degli effetti stagionali e di calendario. Gli ordini del settore manifatturiero tedesco hanno registrato un calo del 3,4% su anno.
Escludendo i grandi ordini, quelli nuovi sono aumentati dello 0,7% rispetto al mese precedente. Nel confronto trimestrale meno volatile, i nuovi ordini da maggio a luglio di quest’anno sono aumentati dello 0,2% rispetto ai tre mesi precedenti; escludendo i grandi ordini, sono diminuiti dell’1,3%. A giugno 2025, dopo la revisione dei risultati preliminari, i nuovi ordini sono calati dello 0,2% rispetto a maggio 2025 (dato preliminare: -1,0%).
Settore in recessione da tre anni
Gli ultimi dati sugli ordini del manifatturiero minando l’ottimismo sulla possibilità che il settore possa presto uscire da tre anni di recessione. «La volatilità nell’andamento degli ordini continua a essere trainata dalle elevate incertezze commerciali e geopolitiche», ha affermato il Ministero dell’Economia in una nota. «La domanda rimane debole anche dopo aver tenuto conto delle fluttuazioni e degli effetti speciali», sebbene sembrino esserci indicazioni che «la domanda industriale abbia toccato il fondo».
Il rapporto sottolinea le sfide che la più grande economia europea deve affrontare nel tentativo di lasciarsi alle spalle una prolungata recessione, alle prese con l’aumento dei dazi statunitensi e la guerra russa in Ucraina. Nonostante le aziende siano sempre più ottimiste sul fatto che un aumento della spesa pubblica possa ripristinare la crescita, continuano anche a giudicare la loro situazione attuale come difficile.
Il peso dei dazi Usa
L’accordo dell’Unione Europea con gli Stati Uniti prevede dazi del 15% sulla maggior parte delle esportazioni verso il Paese e i funzionari stanno cercando di estendere questo livello alle automobili, che attualmente sono soggette a dazi più elevati. Ciò rappresenterebbe un sollievo per un settore che di recente ha ricevuto una rara spinta grazie alla maggiore domanda di veicoli elettrici.












