Storie Web giovedì, Ottobre 16
Notiziario

«I trend demografici sono di estrema attualità e urgenza per le organizzazioni di tutto il mondo occidentale. I dati ci dicono che stiamo passando da una società giovane e in espansione a una con sempre maggiore anzianità. Si tratta di un tema di rilevanza strategica su cui abbiamo costruito il progetto GenerAzione Talento che abbiamo messo al centro del semestre di Elis», ci racconta Silvia Maria Rovere, la Presidente di Poste Italiane che ha la presidenza di turno del Consorzio di cui fanno parte oltre 130 grandi realtà.

All’appuntamento autunnale con il ceo meeting, ieri, Rovere ha chiamato a raccolta più di 300 top manager di grandi aziende italiane, dall’ad di Tim, Pietro Labriola a quello di Fincantieri, Pierroberto Folgiero, a quello di Leonardo, Roberto Cingolani, per raccontare il progetto che ha ufficialmente preso il via e che prevede il coinvolgimento di un campione molto significativo di over 55, circa un migliaio, per comprenderne a fondo bisogni, aspirazioni, potenzialità in aziende sempre più popolate da generazioni così diverse come non lo sono mai state e dove è necessario avere un dialogo e pensare strumenti in ottica multigenerazionale.

Qualche numero aiuta a capire. Negli ultimi dieci anni, i lavoratori con più di cinquant’anni in Italia sono cresciuti in modo significativo. Nel secondo trimestre del 2025, questa fascia ha raggiunto i 9,2 milioni di persone, rappresentando il gruppo più numeroso nel mercato del lavoro. Seguono 8,7 milioni di occupati tra i 35 e i 49 anni, poco più di 4 milioni nella fascia 25-34 anni e appena 1 milione di giovani sotto i 25 anni. Guardando all’evoluzione demografica dell’Italia, il Paese ha un’età media di 46,8 anni e si conferma il più anziano d’Europa, superando la media Ue di 44,75 anni. A questo dato si aggiunge un altro elemento rilevante: l’Italia è tra i Paesi con l’aspettativa di vita più alta al mondo, pari a 81,4 anni per gli uomini e 85,2 per le donne. La fotografia del mondo del lavoro riflette pienamente l’evoluzione demografica dell’Italia e fa dire al Ministro del Lavoro, Marina Calderone, che «la sfida del lavoro, oggi, è quella di tenere insieme le diverse generazioni puntando sullo sviluppo e l’aggiornamento delle competenze negli anni» e al Presidente dell’Inps, Gabriele Fava, che «il tema della valorizzazione dei lavoratori over 55, riguarda tutti noi e tocca il cuore del patto generazionale, quel legame tra chi ha costruito e chi deve costruire».

Il progetto GenerAzione Talento si sviluppa lungo quattro linee di azione: ascoltare, condividere, sperimentare e costruire. Parallelamente all’ascolto, la fase di condivisione permetterà alle aziende di mettere a fattore comune eventuali esperienze, maturate precedentemente all’interno delle proprie organizzazioni, per estrarre modelli d’intervento promettenti e per confrontarli con sperimentazioni avvenute in altri contesti e nazioni che avranno accesso al programma «che non ha una valenza teorica, ma si caratterizza per la progettualità applicata a un campione per valutare gli interventi finalizzati all’educazione finanziaria e previdenziale delle persone, come anche alla sostenibilità del lavoro, attraverso un welfare ritagliato sui bisogni anche generazionali dei lavoratori, e alla loro valorizzazione individuando le prospettive che possono avere con piani di upskilling e reskilling, mentorship, reverse mentoring, affiancamenti – dice Rovere -. Le aziende del Consorzio sono tra i maggiori datori di lavoro del Paese, hanno grandi numeri e stanno riscontrando quanto sia importante valorizzare l’esperienza e la motivazione di tutte le generazioni, quelle più giovani che ormai sono insufficienti per garantire anche il turn over, ma anche quelle degli over 55 a cui abbiamo troppo spesso guardato pensando alla loro uscita. Sono lavoratori che hanno una valenza strategica per la competitività delle imprese. Ecco perché in futuro non potrà più essere così e dovremo guardare sempre più ai senior come a risorse che possono mettere a disposizione le loro conoscenze e la loro esperienza ad altre classi di età. Per questo dobbiamo conoscerli, mappare le loro competenze e capire in che cosa possono essere preziose».

Sulla base dei risultati che emergeranno dalle prime due fasi che dovrebbero concludersi per aprile 2026, il progetto entrerà nella fase di sperimentazione, con l’obiettivo di tradurre gli elementi di analisi in azioni concrete. Le aziende saranno chiamate a sviluppare e testare nuove iniziative dedicate al personale senior, volte a valorizzarne le competenze, favorire la partecipazione attiva e promuovere forme di collaborazione intergenerazionale. Parallelamente, il progetto entrerà nella fase della costruzione, durante la quale le esperienze maturate e i modelli più efficaci verranno condivisi con le istituzioni stimolando un dialogo multilaterale per la co-progettazione di proposte normative e politiche innovative. In questo modo, GenerAzione Talento si propone non solo come iniziativa aziendale, ma come leva strategica a supporto dell’intero sistema Paese.

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