Storie Web lunedì, Maggio 20
Notiziario

Urbanizzazione in continua crescita e infrastrutture non sempre adatte a supportare i costanti cambiamenti che le aree metropolitane oggi richiedono e che saranno sempre più imprescindibili, se e è vero che entro il 2050 quasi il 70% della popolazione mondiale vivrà in una grande città. A questo si aggiunge la battaglia per la sostenibilità che ormai le città sono chiamate a vincere, riducendo le emissioni, migliorando la viabilità e mettendo sul campo soluzioni e strategie innovative per garantire il progresso e il benessere, senza scendere a patti con l’ambiente.

In questo contesto la chiave è nella tecnologia, capace di superare anche i limiti infrastrutturali delle aree urbane. Innovazioni come l’Internet delle cose (IoT), l’analisi dei dati, l’Intelligenza artificiale e il cloud computing sono oggi in grado di ridisegnare il panorama della mobilità urbana, mentre i Sistemi di trasporto intelligente (Its) e le piattaforme di Mobility as a service (MaaS) sono tra le soluzioni più avanzate già in uso.

Gli Its si applicano oggi al trasporto su strada, l’infrastruttura, i veicoli e gli utenti, ma anche alla gestione del traffico e della mobilità. Al centro un mix virtuoso tra hardware, come sensori, telecamere di rilevamento, controller, semafori e caselli autostradali smart, e software come ad esempio soluzioni per la gestione avanzata del traffico, le comunicazioni tra veicoli, e tra veicoli e tutto il resto, il controllo del traffico adattivo, la pianificazione avanzata e le simulazioni sul traffico. Esiste oggi una enorme varietà di fonti di dati utili a misurare le variabili di traffico, ma questi dati devono essere “puliti”, filtrati e opportunamente aggregati per sfruttare appieno le informazioni che da essi possono essere ottenute. Diventa quindi fondamentale il processo di analisi e di interpretazione e, soprattutto, un ecosistema e un linguaggio comune. Un ruolo chiave oggi lo giocano i sistemi di apprendimento automatico e l’Intelligenza artificiale, capaci di gestire, analizzare e sfruttare una mole impressionante di dati da fonti eterogenee, offrendo un’istantanea interpretazione. Ed è per questo che l’Ai sta diventando un elemento cruciale per le città del futuro. Fra le più interessanti applicazioni in ambito urbano c’è il coordinamento intelligente della segnaletica stradale e dei semafori, che possono adattarsi dinamicamente alle condizioni del traffico in tempo reale, utilizzando algoritmi complessi per ottimizzare i tempi in base al volume di veicoli, alla direzione del flusso e ad altri fattori. Ciò consente di ridurre i tempi di attesa e di migliorare la fluidità del traffico, riducendo al contempo il consumo di carburante e le emissioni nocive. L’Intelligenza artificiale, però, non è la sola innovazione ad avere preso piede in ambito urbano negli ultimi anni: fra le tecnologie più spinte già adottate c’è anche il metaverso e il digital twin, ossia un clone virtuale di una città o di un quartiere, capace di rispecchiare il suo comportamento. Non si tratta di un modello statico, bensì dinamico e che cambia costantemente di pari passo con la sua controparte fisica, grazie allo scambio di dati in tempo reale tra la realtà e la sua riproduzione virtuale.

Diversi nel mondo gli esempi di città che hanno già sperimentato innovazioni di questo tipo. Fra le più interessanti c’è Perth, in Australia, che ha costruito un centro operativo per la rete stradale all’avanguardia e che è oggi in grado di gestire, prevedere e rimodulare qualsiasi ambiente di traffico: dalle autostrade ad alta velocità, alle strade urbane e fino ai lavori di costruzione suburbana e alla pianificazione di eventi complessi che possono avere un impatto sulla mobilità. Anche il Centro di controllo del traffico di Mosca è oggi un sistema in grado di monitorare in tempo reale più di 40mila semafori, 185 schermi informativi, oltre 3mila fotocamere e telecamere e 3.900 sensori. Oltre alla creazione di un “gemello digitale” della città e alla presenza di una piattaforma integrata di Mobility as a service a disposizione dei cittadini, ora Mosca sta lavorando all’implementazione di un sistema di comunicazione veicolo-infrastruttura (V2I): un sistema di connessione wireless che consente per esempio ai veicoli di condividere dati con semafori e segnaletica stradale, utilizzando sensori incorporati e dispositivi di rilevamento. Un progetto ambizioso che dovrebbe contribuire ad aumentare i livelli di sicurezza.

Di certo gli investimenti nei sistemi di gestione intelligente del traffico si sono rivelati in molti casi più economici rispetto a quelli in nuove infrastrutture stradali. Inoltre, secondo un recente report di Juniper Research, grazie ad essi si potrebbero risparmiare circa 7 miliardi di ore traffico nel mondo entro il 2028, tanto che – stima sempre lo studio – gli investimenti in queste tecnologie arriveranno a generare ricavi per 18,5 miliardi di dollari sempre nel 2028. Gli Its insomma possono svolgere un ruolo significativo nel migliorare la sicurezza stradale, ridurre la congestione, ottimizzare l’efficienza dei trasporti, migliorare la mobilità e ridurre il consumo di energia e gli impatti ambientali. Un rapporto della Commissione europea ha rilevato che i più grandi benefici degli Its includono la riduzione dei tempi di viaggio e l’aumento dell’efficienza (66%), la riduzione dei tassi di incidenti (22%) e il risparmio nel consumo di carburante (11%). A questo si aggiunge anche un ruolo chiave sul fronte della sicurezza: questi sistemi possono infatti contribuire a riconoscere e prevenire assembramenti e spostamenti anomali di folla, fornire un monitoraggio degli eventi criminosi sul territorio, e analisi e previsioni su modelli di rischio che tengono in considerazione il contesto urbano.

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