Storie Web lunedì, Settembre 22
Notiziario

Bbc, Starmer pronto a annunciare riconoscimento Palestina

Keir Starmer dovrebbe annunciare il riconoscimento di uno Stato palestinese da parte del Regno Unito in una dichiarazione domenica pomeriggio. Lo rivela la Bbc. La decisione arriva dopo che il primo ministro, a luglio, aveva dichiarato che il Regno Unito avrebbe fatto questo passo a settembre, a meno che Israele non avesse soddisfatto alcune condizioni, tra cui l’accettazione di un cessate il fuoco a Gaza e l’impegno a un accordo di pace sostenibile a lungo termine che prevedesse una soluzione a due Stati.

Fonti governative – riferisce l’emittente pubblica britannica – hanno affermato che la situazione sul campo è peggiorata significativamente nelle ultime settimane. Ed hanno citato immagini che mostrano fame e violenza a Gaza, che il primo ministro aveva già definito “intollerabili”. La Bbc ricorda anche l’ultima operazione di terra israeliana a Gaza City, descritta da un funzionario delle Nazioni Unite come “un cataclisma”, che ha costretto centinaia di migliaia di persone alla fuga. A fine luglio l’esecutivo si era detto pronto ad anticipare a settembre il suo impegno a riconoscere formalmente lo Stato di Palestina se Israele non avesse accettato un cessate il fuoco. Tra i fattori chiave in questa decisione anche la continua espansione degli insediamenti israeliani nella Cisgiordania occupata, illegali secondo il diritto internazionale. Per ultimo, il controverso progetto di insediamento E1 che, secondo i critici, metterebbe fine alle speranze di uno Stato palestinese in continuità tra i territori.

Da Bologna parte un appello dei giuristi per Gaza

Parte da Bologna un appello dei giuristi per Gaza, iniziativa di alcuni magistrati con l’obiettivo e l’auspicio di allargare l’iniziativa ad altri uffici giudiziari e di trovare il coinvolgimento dell’avvocatura e del mondo accademico. Alle prime firme, della giudice Valeria Bolici e del pm Marco Imperato ne seguono una quarantina, tra magistrati e avvocati bolognesi. “Di fronte alle notizie sulla violazione sistematica e protratta del diritto alla vita e degli altri diritti fondamentali della popolazione civile di Gaza – si legge in una nota – il silenzio ha smesso da tempo di essere un’opzione. Come giuristi sentiamo il dovere di ricordare che lo Stato italiano, per Costituzione e per legge, con l’adesione a trattati e convenzioni, ha scelto la tutela dei diritti fondamentali e la persecuzione dei crimini internazionali”. Per ricordare queste ragioni, si vuole leggere ogni giorno in udienza il preambolo allo Statuto della Corte penale internazionale, “per testimoniare che le coscienze di chi ogni giorno contribuisce all’amministrazione della giustizia non sono indifferenti alle ingiustizie perpetrate nei confronti dei più deboli, e per fare appello a tutte le istituzioni perché si pretenda il rispetto del diritto e dei diritti fondamentali dei civili”.

Preti in piazza contro il genocidio a Gaza, c’è l’appoggio dei vescovi

La mobilitazione del 22 settembre per la Palestina vedrà anche la partecipazione dei “preti contro il genocidio”, una rete nata nelle ultime settimane e che ha raccolto già l’adesione di oltre 1200 sacerdoti di 34 Paesi.

Non solo parroci ma anche vescovi e, al momento, un cardinale. Si ritroveranno lunedì pomeriggio a Sant’Andrea al Quirinale per una preghiera che sarà anche un momento di mobilitazione.

In rappresentanza di questa nuova realtà a manifestare a Roma saranno una cinquantina. Un momento pubblico di preghiera e testimonianza “per ribadire la condanna del genocidio in corso a Gaza e dare voce a chi non ha voce” che sarà guidato da padre Alex Zanotelli, missionario comboniano, e padre Fernando García Rodriguez, superiore generale dei missionari saveriani. Al momento non risultano tra i partecipanti all’evento di Roma nomi di vescovi.

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