Sabato verranno liberati sei ostaggi in vita e giovedì verranno consegnate alle autorità israeliane quattro salme, tra cui i bambini della famiglia Bibas, che per molti israeliani ha incarnato la drammatica situazione dei prigionieri a Gaza. E’ quanto prevede l’accordo raggiunto tra Hamas e Israele, come scrive il Times of Israel citando funzionari israeliani e di Hamas. Il leader di Hamas a Gaza, Khalil Al Hayya, ha spiegato che tra i sei ostaggi viventi ci saranno due israeliani, Avera Mengistu e Hisham al-Sayed, trattenuti nell’enclave palestinese da oltre un decennio.
Al Hayya ha aggiunto che il rilascio sarà subordinato al rispetto da parte di Israele della sua parte nella prima fase dell’accordo. Si ritiene che i sei siano gli unici ostaggi ancora in vita nella lista di quelli che saranno rilasciati nella prima fase dell’accordo. E’ previsto che altri 24 ostaggi vivi saranno rilasciati nella fase 2 dell’accordo. Un alto funzionario israeliano ha confermato i dettagli al sito di notizie Walla.
Israele ha affermato di essere seriamente preoccupata per Shiri Bibas e i suoi due figli piccoli, Ariel e Kfir, ma non ha confermato la loro morte. Hamas ha affermato che sono stati uccisi in un attacco aereo israeliano all’inizio della guerra.
Kfir, che all’epoca aveva 9 mesi, è stato l’ostaggio più giovane preso nell’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023 che ha innescato la guerra. Un video del rapimento mostrava Shiri che avvolgeva i suoi figli dai capelli rossi in una coperta e veniva portata via da uomini armati.
Il leader di Hamas Khalil al-Hayya, in dichiarazioni preregistrate di martedì, ha detto che la “famiglia Bibas” sarebbe stata inclusa nella consegna di quattro corpi, i primi ad essere rilasciati nell’attuale cessate il fuoco.