La Protezione civile palestinese ha annunciato che un attacco aereo israeliano contro le tende che ospitavano gli sfollati nella Striscia di Gaza ha ucciso “almeno” 16 persone. Ventitré persone sono rimaste ferite nell’attacco condotto da due jet da combattimento israeliani nei pressi di Khan Younis, nel sud del territorio palestinese, ha detto all’AFP il portavoce dell’organizzazione umanitaria, Mahmoud Bassal.
Secondo un’inchiesta del Wall Street Journal, rilanciata anche da media israeliani, Hamas sta affrontando gravi difficoltà finanziarie nella Striscia di Gaza, al punto da non riuscire più a pagare regolarmente i propri combattenti. Fonti arabe, israeliane e occidentali citate dal quotidiano spiegano che uno dei fattori chiave è la riduzione degli aiuti umanitari, una parte dei quali – sottratta dall’organizzazione – veniva rivenduta per finanziare l’organizzazione.
Israele avrebbe inoltre colpito figure cruciali nella distribuzione del denaro, mentre altri quadri sono stati costretti alla clandestinità. I dipendenti dell’amministrazione a Gaza non riceverebbero più lo stipendio, mentre i leader e gli agenti di grado superiore avrebbero incassato solo la metà durante il Ramadan. Ai combattenti semplici andrebbero tra i 200 e i 300 dollari al mese. Secondo fonti israeliane e occidentali, questa crisi di liquidità era in corso già prima del cessate il fuoco e dell’accordo sugli ostaggi entrato in vigore a gennaio.
Intanto, la sera del 16 aprile sono scoppiate proteste nella Striscia di Gaza, con centinaia di residenti di Beit Lahia che chiedevano la fine del governo di Hamas e della guerra in corso, scandendo slogan come “sì all’unità, no al terrore” e “vogliamo vivere in pace”.
Il New York Times, citando funzionari dell’amministrazione e altre persone informate sui colloqui, scrive che lo Stato ebraico aveva pianificato di colpire siti nucleari iraniani già a partire dal mese prossimo, ma nelle ultime settimane sarebbe stato fermato dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che preferirebbe negoziare un accordo con Teheran per limitare il suo programma nucleare. Il secondo round di negoziato tra i due Paesi si terrà a Roma sabato prossimo.