Storie Web martedì, Giugno 17
Notiziario

«Tutti dovrebbero evacuare immediatamente Teheran!». Lo dichiara il presidente Usa Donald Trump che lascia il G7 in anticipo e ha convocato il consiglio di sicurezza nella Situation room. Nel documento dei sette, compreso «The Donald», si sollecitano la de-escalation nel conflitto tra Israele e Iran e la tregua a Gaza.

Inoltre il G7 di Kananaskis afferma che «l’Iran non potrà mai avere l’arma nucleare» e che «Israele ha il diritto di difendersi». Il leader Usa ha spiazzato poi gli alleati denunciando come un «grosso errore» la cacciata di Vladimir Putin da quello che all’epoca era diventato il G8, dopo aver avallato il giorno prima un ruolo di mediazione dello zar nel conflitto mediorientale, subito bocciato da Macron e dagli altri grandi.

Trump si convince a firmare

Il G7 canadese ha insomma riservato una nuova sorpresa, dopo la partenza anticipata di Trump che ha trovato comunque il tempo per incontrare Giorgia Meloni. I leader, aggiustando il linguaggio della bozza, sono riusciti a convincere il presidente americano a firmare una «dichiarazione sui recenti sviluppi tra Israele e Iran», dopo il suo iniziale rifiuto. Nella premessa i sette ribadiscono il loro «impegno per la pace e la stabilità in Medio Oriente» e affermano in questo contesto che «Israele ha il diritto di difendersi», confermando il loro «sostegno alla sicurezza di Israele» ma affermando «anche l’importanza della protezione dei civili». Quindi hanno puntato il dito contro Teheran accusandolo di essere «la principale fonte di instabilità e terrore nella regione» e ricordando di aver sempre «affermato con chiarezza che l’Iran non deve mai ottenere un’arma nucleare».

La versione finale del documento

Quindi il passaggio chiave, dopo la modifica della formulazione iniziale che prevedeva solo un appello alla de-escalation del conflitto tra Israele e Iran: «Sollecitiamo che la risoluzione della crisi iraniana porti a una più ampia de-escalation delle ostilità in Medio Oriente, compreso un cessate il fuoco a Gaza». Infine l’assicurazione che «resteremo vigili rispetto alle implicazioni per i mercati energetici internazionali e pronti a coordinarci, anche con partner che condividono i nostri stessi valori, per tutelare la stabilità del mercato». Un primo successo del premier canadese Mark Carney, padrone di casa del G7, e del coordinamento degli alleati, che hanno tessuto una paziente tela diplomatica, salvando per ora l’unita’ del gruppo.

Convocata la situation room

Trump in ogni caso non parteciperà alla seconda giornata del G7. «The Donald», infatti, ritorna a Washington senza partecipare alla seconda giornata del summit, per «occuparsi di questioni molto importanti». Il tycoon ha ordinato al suo staff per la sicurezza nazionale di riunirsi nella Situation Room, ordinando in parallelo a membri del suo team di tentare un incontro il prima possibile con funzionari di Teheran, per capire se l’Iran vuole veramente una soluzione diplomatica.

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