
Da Palermo a Vicenza, passando per Catania, Benevento e Cosenza e numerosi altri centri: scatta la stretta sui botti illegali. E fioccano i sequestri di materiale pirotecnico considerato pericoloso. Proprio in questi giorni, in numerosi centri d’Italia si registrano le operazioni delle diverse unità della Guardia di Finanza, ma anche di Carabinieri e Polizia, che hanno provveduto a ritirare dal mercato migliaia di chili di botti in vendita per i festeggiamenti di Natale e Capodanno.
I sequestri tra Palermo e Catania
A Palermo i finanzieri del Comando Provinciale, in due diverse operazioni hanno sottoposto a sequestro un milione di addobbi natalizi riportanti il falso “made in Italy” e 44.448 artifici pirotecnici illegali, per un totale di 8,5 quintali e massa esplodente pari a 176,67 chilogrammi. Tra il materiale sottoposto a sequestro, i classici fuochi d’artificio così come ordigni che simulano per forma ed effetti candelotti di dinamite, capaci di produrre fortissime detonazioni e, come sottolineano dalla Guardia di Finanza, «estremamente pericolosi per l’acquirente finale, ma anche per gli stessi corrieri e coloro i quali, inconsapevoli del contenuto, maneggiano tali spedizioni».
Sempre in Sicilia, a Catania, sono stati sequestrati «60 mila articoli pirotecnici, detenuti per la vendita al pubblico in locali non idonei e in assenza delle necessarie autorizzazioni previste dalla normativa in materia di pubblica sicurezza».
900 chili a Vicenza











