Daniela Fumarola è stata rieletta segretaria generale della Cisl. Al termine del XX congresso nazionale, il Consiglio generale l’ha confermata alla guida del sindacato di via Po, per quattro anni, all’unanimità. L’elezione è stata accolta da un lungo applauso della platea, subito seguito dal ringraziamento di Fumarola.
Contratti pubblici e spaccature sindacali
«No. Non accettiamo lezioni, neanche sui contratti pubblici, da parte di chi per anni, con altri governi, ha firmato accordi da zero-virgola senza battere ciglio». Così la leader della Cisl, Daniela Fumarola, concludendo il XX congresso confederale e riferendosi alle spaccature sindacali, soprattutto con la Cgil, sul rinnovo dei contratti pubblici.
Appello al governo per azioni concrete
«Al governo – ha detto la riconfermata segretaria Cisl – diciamo: passiamo subito dalle intenzioni all’azione. La via maestra è quella che porta a un contratto nazionale per lo sviluppo, la sostenibilità sociale e il lavoro che impegni esecutivo e parti sociali su un programma su obiettivi condivisi. L’auspicio è che questa strategia sia sostenuta da una coalizione ampia. Non è più tempo di alibi o di pregiudiziali. Chi oggi si tira indietro si assume la responsabilità di auto-escludersi da un cammino fondato sull’etica della cooperazione».
Costruzione di alleanze e unità sindacale
La Cisl crede nel «valore, per noi irrinunciabile, del pluralismo sindacale». Ma dice Fumarola ai «nostri amici di Cgil e Uil: lavoriamo insieme, costruiamo alleanze concrete sui contenuti. Scegliamo un metodo condiviso, fatto di confronto nel merito e rispetto reciproco. La Cisl – ha detto – è pronta a fare la sua parte per una nuova stagione di rapporti unitari, ma dentro un campo merito e rispetto reciproco. E’ pronta a fare la sua parte per una nuova stagione di rapporti unitari, ma dentro un campo riformista ben delimitato. Un’unità calata dall’alto, fatta solo di proclami o di sigle affiancate in piazza senza un vero comune progetto, non serve ai lavoratori, ai pensionati, né al Paese. Non alzeremo bandiere unitarie solo per gli archivi di un futuro immobile. Vogliamo piuttosto riempirle di sostanza, di proposte serie e comuni».
Dialogo, responsabilità e azioni sindacali
«Siamo sul sentiero del dialogo e della responsabilità. Invitiamo tutte le parti sociali – ha detto Fumarola – a incamminarsi con noi su questo sentiero, a costruire insieme un fronte riformista. Qui li aspettiamo, pronti a unire le forze. E – aggiunge – sappiamo altrettanto bene andare avanti per la nostra strada se necessario, quando riteniamo che protestare da soli sia più coerente con gli interessi dei lavoratori che rappresentiamo. Non è arroganza, è fedeltà alla nostra idea di sindacato: un’organizzazione fondata sull’autonomia dalla politica, senza governi amici, solidamente riformista, profondamente intrisa della logica secondo la quale le conquiste si ottengono passo dopo passo, con determinazione. Un sindacato “utile”, che non si accontenta ma vuole risultati per le persone che rappresenta. Un sindacato che non alza muri ideologici ma cerca sempre spiragli di trattativa, senza ovviamente rinunciare alla mobilitazione, al conflitto, allo sciopero, quando il filo del dialogo cade e l’interlocuzione si spezza. Abbiamo tracciato una rotta e non indugeremo nel seguirla», rimarca la leader della Cisl.