Storie Web martedì, Ottobre 21
Notiziario

«Hanno voluto farmi sparire e questo mi fa rinascere»: parola dell’ex presidente francese, Nicolas Sarkozy, secondo alcune dichiarazioni pubblicate oggi dal giornale Le Figaro, nel giorno della sua incarcerazione per il caso dei presunti finanziamenti della Libia di Gheddafi.

«La mia vita è un romanzo», commenta l’ex presidente, più combattivo che mai, nel giorno in cui verrà rinchiuso nel penitenziario della Santé di Parigi. Sempre secondo Le Figaro, gli avvocati depositeranno oggi stesso una domanda di libertà condizionata. Il giudice e la corte d’appello saranno chiamati a rispondere entro un termine di due mesi. Sarkozy spera di di rimanere in cella il più breve tempo possibile ma sa anche che non vi sono certezze. Nella peggiore delle ipotesi, potrebbe restarci fino al momento del processo in appello, nel marzo 2026.

Cella di 11 metri

Secondo il giornale, Sarkozy verrà portato in una cella di 11 metri quadri, con una finestra sigillata. Potrà anche acquistare uno spazzolone per il pavimento. Sarà messo in isolamento perché il carcere non ha altri mezzi per garantire la sua sicurezza insieme agli altri detenuti. Non avrà ovviamente diritto al telefono cellulare ma potrà disporre di una piccola tv. Visto che in cella fa freddo, avrà diritto ad una sciarpa non più lunga di un metro. Potrà anche avere un coltello stondato e una forchetta. Disporrà di un fornello per cucinare e potrà acquistare del cibo da un apposito catalogo.

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Il Conte di Montecristo

Secondo Le Figaro, l’ex presidente è stato già avvisato che il cibo della mensa è «immangiabile». Potrà uscire un’ora al giorno, nel cortile interno del penitenziario. Tre guardie lo faranno uscire ed entrare. Sarkozy avrà diritto a due visite a settimana, incluse quelle della moglie Carla Bruni Sarkozy e dei figli, e potrà parlare senza limiti con i suoi avvocati. Gli sono inoltre concessi tre libri (con copertina molle) a settimana. «Mi porto il Conte di Monte Cristo in due volumi e la biografia di Gesù di Jean-Christian Petitfils», ha confidato. E intende anche scrivere un libro sulla sua esperienza in carcere.

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