Storie Web venerdì, Giugno 28
Notiziario

Diventare una grande forza di opposizione. Questa è la prospettiva, confortata dai sondaggi, per il Nouveau Front Populaire, l’alleanza – o, più precisamente, il cartello elettorale – delle sinistre che si è formato, dopo una campagna elettorale europea segnata da acide contrapposizioni, in vista delle legislative. Non è una sorpresa allora trovare nel programma elettorale, che prepara il lavoro di una opposizione molto dura contro la destra guidata dal Rassemblement national, temi molto estremi.

Verso un ruolo di opposizione

L’Nfp non ha, insomma, la necessità di frenare le aspettative degli elettori, nella prospettiva di un’attività di governo, sentita invece da Rn che ha una chance di conquistare Palais Matignon. L’Nfp è accreditato con il 26-8% dei voti, contro il 33-35% del Rassemblement nationale di Jordan Bardella (e il 18-20% del macroniano Ensemble, che però appare in crescita). Nel sistema a doppio turno francese, la possibilità di un’Assemblée dominata dal Rn e dalle sinistre è molto elevata: a essere incerto sarà il peso degli altri partiti minori e, quindi, se sarà possibile una maggioranza di governo.

Un cartello elettorale senza leader

La fretta che Emmanuel Macron ha imposto alla campagna elettorale ha spinto i partiti di sinistra – Parti Socialiste, Parti Communiste, La France Insoumise (di Jean Luc Mélenchon), Les Ecologistes, più Place Publique (di Raphael Glucksmann), Génération.s, la Gauche écolosocialiste, Gauche républicaine et socialiste e alcuni altri – a compattarsi rapidamente. Non sono riusciti a trovare un nome comune per la carica di primo ministro – sembra escluso Mélenchon, ormai inviso a troppi nella stessa coalizione, e molto radicale – ma sono riusciti a superare le distanze, a volte molto ampie, su diversi temi.

Un programma molto dettagliato

Il programma, tipico delle “opposizioni designate”, è quindi molto ampio e persino preciso. Anche nei tempi. Prevede venti misure “di rottura” nei primi 15 giorni, una serie di iniziative (“l’estate delle biforcazioni”) per i successivi 100 giorni e le misure strutturali per i mesi successivi. Soprattutto, è pieno di misure interventiste o mirate a compiacere, senza porsi troppi problemi sulla loro efficacia o sulla loro sostenibilità, i desideri dell’elettorato.

No al patto e alla concorrenza

A differenza del programma di Rn, che tace del suo euroscetticismo – in concreto confermato nella campagna delle europee – il programma di Nfp invece contesta diversi punti dell’attuale politica dell’Unione europea, a cominciare dai vincoli del patto di stabilità e dalla Politica agricola (di cui la Francia è da sempre grande beneficiaria). Le proposte proseguono con la fine degli accordi di libero scambio – quello con il Canada è particolarmente inviso alle sinistre – l’introduzione di un «protezionismo economico e sociale», di un «meccanismo di armonizzazione sociale» per metter fine al dumping sociale e fiscale, di una tassa europea sui ricchi e sugli extraprofitti, di una deroga alle regole della concorrenza per i monopoli pubblici. Più in concreto, le sinistre si impegnano da subito a rifiutare il Patto di stabilità, le regole della concorrenza a proposito dei servizi pubblici e i trattati di libero scambio.

Condividere.
© 2024 Mahalsa Italia. Tutti i diritti riservati.