Storie Web martedì, Marzo 25
Notiziario

Dopo quasi un decennio di indagini e un’assoluzione in primo grado, Michel Platini e l’ex presidente della FIFA Sepp Blatter sono oggi in attesa del verdetto d’appello davanti ai tribunali svizzeri.

Un caso scoppiato a causa di certi pagamenti sospetti che li ha esclusi dal calcio mondiale. Alle 10.00, la Corte d’appello straordinaria della Corte penale federale, riunita a Muttenz (nord-ovest), deciderà il destino dei due ex leader, lasciando possibile solo un ricorso alla Corte di cassazione per motivi limitati.

La procura ha chiesto una pena detentiva sospesa di un anno e otto mesi, ben al di sotto dei cinque anni di carcere a cui vanno incontro. Come nel primo caso, sia il francese di 69 anni che lo svizzero di 89 anni hanno chiesto l’assoluzione, proclamandosi, naturalmente innocenti. Dal loro punto di vista si tratta di una manipolazione volta a rimuoverli dal potere.

Federcalcio internazionale (gettyimages)

25/03/2025

 “Il motivo dell’attuale procedimento (avviato nel 2015 dopo le dimissioni di Blatter, ndr) era unicamente quello di impedire a Michel Platini di diventare presidente della FIFA”, ha accusato la corte Dominic Nellen, avvocato del tre volte vincitore del Pallone d’Oro. Ha inoltre chiesto una “riparazione morale” per il suo assistito, la cui carriera e’ stata “brutalmente rovinata” in un momento in cui, in qualita’ di presidente della UEFA e ancora immerso nella sua gloria sportiva, sembrava il candidato ideale per assumere la guida del calcio mondiale.

Ma dal punto di vista giuridico, il contesto del caso ha poca importanza: l’unica cosa che valuterà la Corte d’appello è “l’inganno” contestato ai due imputati, ovvero il pagamento da parte della FIFA di 2 milioni di franchi svizzeri (1,8 milioni di euro) all’ex numero 10 della nazionale francese nel 2011, con il sostegno di Sepp Blatter.

La difesa e l’accusa concordano su un punto: il francese ha effettivamente svolto attività di consulenza presso gli svizzeri tra il 1998 e il 2002, durante il primo mandato di Blatter come presidente della FIFA, e i due uomini hanno firmato un contratto nel 1999, concordando una remunerazione annuale di 300.000 franchi svizzeri, interamente versata dalla FIFA.

Ma nel gennaio 2011 l’ex centrocampista francese “rivendicò una somma di 2 milioni di franchi svizzeri”, definita dall’accusa una “fattura falsa”. I due uomini sostengono di aver concordato fin dall’inizio uno stipendio annuo di un milione di franchi svizzeri, tramite un “gentlemen’s agreement” verbale, senza testimoni e senza che le finanze della Fifa consentissero il pagamento immediato a Platini.

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