Storie Web giovedì, Giugno 19
Notiziario

Una causa di risarcimento danni da 5,9 milioni di euro avviata da Safilo in tribunale contro la Fenice Srl di Chiara Ferragni, dopo che il gruppo dell’occhialeria aveva deciso la rescissione dell’accordo di licenza con l’influencer a dicembre 2023 a seguito del cosiddetto “Pandoro gate”.

Mossa in seguito alla quale la stessa Fenice, respingendo la legittimità del recesso, ha chiesto a sua volta 3,65 milioni a Safilo per «importi dovuti».

E poi, il procedimento di mediazione con la veneta Swinger International, licenziataria della linea di abbigliamento, che vorrebbe un risarcimento «per asseriti danni di immagine e di fatturato», il recesso della casa farmaceutica Angelini dal contratto di licenza per la linea di profumi e quello rinegoziato con il partner della linea bambino, Monnalisa Spa (che poi ne ha chiesto comunque la risoluzione anticipata più il rimborso).

È l’elenco delle controversie legali, ricostruite da Radiocor, che emergono tra le carte dell’impugnazione con la quale il socio Pasquale Morgese chiede al tribunale di Milano di annullare le delibere assembleari di Fenice Srl su conti e ricapitalizzazione.

Nel passaggio con il quale i legali di Morgese contestano l’ammontare, a loro dire eccessivo, del fondo rischi, emergono infatti anche i potenziali contenziosi che a febbraio scorso ancora gravavano sulla Fenice (elenco fornito ai soci nel corso dell’ultima assemblea).

Condividere.
© 2025 Mahalsa Italia. Tutti i diritti riservati.