Storie Web giovedì, Novembre 21
Notiziario

Per Meloni e Salvini esistono dati a supporto delle dichiarazioni di Valditara sul presunto legame tra l’aumento della violenza di genere e l’incremento dell’immigrazione irregolare. In realtà sia l’Istat che le relazioni pubblicate periodicamente dal Viminale li smentiscono.

Continuano a far discutere le parole pronunciate dal ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara sul presunto legame tra l’incidenza delle violenze sessuali e l’aumento dell’immigrazione irregolare in Italia.

Ieri Giorgia Meloni, durante il punto stampa a margine del G20 di Rio de Janeiro, ha dato ragione al ministro e ha detto che esistono “sicuramente dei dati che parlano anche di un’incidenza significativa dell’immigrazione illegale di massa su questa materia”.

A difendere Valditara ci ha pensato anche Matteo Salvini, secondo il quale “le violenze sessuali sono aumentate in corrispondenza al fenomeno migratorio”. Il leader della Lega ha citato, senza però entrare nel dettaglio, i dati pubblicati dall’Istat e dai ministeri “che mettono chiaramente in correlazione il fenomeno migratorio con l’aumento di questi reati”.

Giorgia Meloni difende il ministro Valditara: “Ha ragione su violenza sessuale e immigrazione”

In realtà però, è lo stesso Istat a smentire tutti e tre. Nell’ultimo rapporto sugli omicidi, relativo al 2022, l’istituto certifica come il 93,9% delle donne assassinate in Italia è uccisa da italiani e non stranieri.

Anche l’ultimo report di Donne in Rete contro la violenza (D.i.Re) segnala che il 74% degli autori di violenza contro le donne è italiano, mentre solo il 26% risulta straniero. Il che, osserva il rapporto, “mette in discussione lo stereotipo diffuso che vede il fenomeno della violenza maschile sulle donne ridotto a retaggio di universi culturali situati nell’altrove dei paesi extraeuropei”.

Allo stesso modo, tra gli autori di violenze sessuali denunciati o arrestati dalla polizia nel 2022, più della metà (circa il 57%) era italiano. Il restante 43% ha origini straniere, ma non viene in alcun modo precisato quanti di questi fossero presenti in maniera irregolare sul territorio e quanti no.

In generale, non ci sono dati che provino che un eventuale aumento della violenza di genere sia in qualche modo correlato all’incremento dell’immigrazione irregolare, proprio perché sia l’Istat che le relazioni pubblicate periodicamente dal ministero dell’Interno non distinguono tra stranieri regolari e clandestini.

Oltretutto, l’aumento delle violenze sessuali di cui parla Valditara non trova riscontri nei numeri, che mostrano un andamento sostanzialmente costante negli ultimi anni. Il report settimanale del Viminale segnala ad esempio, che dal 1° gennaio al 17 novembre di quest’anno sono stati commessi 98 femminicidi e 51 donne sono state uccise dal loro partner o da un ex. Nello stesso periodo, nel 2023, risultavano 108 le vittime di femminicidio e 58 le donne assassinate dai loro compagni o ex.

Ugualmente, se si guarda ai numeri sulle violenze sessuali denunciate negli ultimi tre anni il trend pare grosso modo costante: 5.274 nel 2021, 6.293 nel 2022, 6.231 nel 2023. Insomma non è possibile asserire, come ha fatto il ministro, che ci sia stato un aumento delle violenze, ma si tratta piuttosto di un’emergenza oramai sistemica.  Nè tantomeno, come hanno insistito Meloni e Salvini, che esista una correlazione tra violenza di genere e fenomeno migratorio.

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