Storie Web giovedì, Luglio 17
Notiziario

Tra le aziende della distribuzione moderna cresce l’attenzione ai temi della diversità, dell’equità e dell’inclusione. A dirlo sono la presenza crescente di comitati manageriali dedicati a questi temi e il raddoppio delle aziende che hanno un budget dedicato, come emerso nell’ambito dell’Osservatorio Diversity, Equity & Inclusion 2025 che è stato realizzato da Federdistribuzione e Altis Graduate School of Sustainable Management dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. L’Osservatorio monitora l’evoluzione dell’impegno delle imprese distributive sui temi della diversità, equità e inclusione e fornisce uno strumento di confronto e di condivisione delle best practice tra le aziende.

I comitati manageriali DE&I

Le 27 grandi imprese del settore distributivo che sono state coinvolte hanno fornito una panoramica sull’evoluzione delle politiche DE&I nel periodo 2024-2025. Tra i dati più rilevanti c’è l’aumento del numero di aziende che si è dotato di comitati manageriali dedicati alla DE&I, passando dal 20% al 37%, e la crescita di politiche aziendali strutturate su questi temi, dal 26,7% al 48,1%. Ma soprattutto c’è il fatto che nel biennio 2024-2025, l’allocazione di budget dedicati alla DE&I è più che raddoppiata, passando dal 33,3% al 70,4% delle imprese.

Il monitoraggio

Parallelamente, cresce anche l’adozione di strumenti di monitoraggio, dal 43,3% al 51,8%, con un incremento per quanto riguarda i sistemi di controllo periodico, che passano dal 10,0% al 33,3%. Nell’ambito della gestione di risorse umane, migliora l’attenzione al merito: l’81,5% (era il 70% nel 2024) delle aziende dichiara di adottare percorsi di avanzamento professionale privi di distorsioni. Positivi anche i dati sull’ascolto attivo dei dipendenti, che passano dal 73,3% all’85,2%, e sul loro coinvolgimento nei processi decisionali, dal 63,3% al 92,6%. A questo si aggiunga che cresce anche l’attenzione verso una comunicazione rispettosa e non discriminatoria: il 44,4% delle imprese eroga formazione sul linguaggio inclusivo, contro il 13,3% della precedente rilevazione. Sul fronte dell’inclusione delle persone con disabilità, aumenta sia la presenza di figure interne di supporto, dal 33,3% al 44,4%, sia il monitoraggio della soddisfazione dei lavoratori con disabilità, dal 20% al 29,6%.

L’impegno costante delle imprese

La seconda edizione dell’Osservatorio conferma che «le imprese della Distribuzione Moderna sono fortemente orientate alla valorizzazione della diversità e all’applicazione dei principi di equità e inclusione attraverso prassi aziendali concrete – afferma Francesco Quattrone, direttore Area Lavoro e Relazioni Sindacali di Federdistribuzione -. La crescita significativa di investimenti, strumenti di monitoraggio e iniziative dedicate dimostra non solo un impegno costante, ma anche una consapevolezza crescente del ruolo strategico che la DE&I riveste nelle relazioni con le persone che lavorano nelle nostre imprese, nello sviluppo sostenibile delle aziende e nel progresso sociale del nostro Paese». Per Matteo Pedrini, ordinario di Corporate Strategy all’Università Cattolica e direttore ALTIS «i risultati della seconda edizione dell’Osservatorio DE&I ci restituiscono un settore della Distribuzione Moderna che ha intrapreso un percorso su questo fronte. Politiche strutturate, budget dedicati e coinvolgimento attivo delle persone sono il segnale di un’inclusione che sta progressivamente permeando la cultura delle aziende. In un Paese che affronta sfide demografiche e di coesione sociale, promuovere ambienti di lavoro inclusivi è un impegno etico, ma allo stesso tempo una leva di competitività e innovazione».

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