Storie Web mercoledì, Luglio 30
Notiziario

The Alters è un gioco d’autore nel senso migliore del termine. Loro sono 11 Bit Studios, software house polacca che ha sviluppato piccoli capolavori come This War of Mine e Frostpunk. I loro giochi sono ambientati in luoghi disperati e perduti, dove sei chiamato a sopravvivere, a ogni costo, facendo attenzione a quello che scegli di fare e di essere. The Alters è il più visionario dei loro titoli. Siamo dentro alla fantascienza moderna, quella più psicologica ed esistenziale. Siamo Jan Dolski, un astronauta ingaggiato da AllyCorp per una spedizione spaziale. Ci ritroviamo da soli, senza l’equipaggio, su un pianeta orbitante in un sistema con tre stelle gemelle, alla ricerca di un minerale rarissimo capace di contrastare le leggi della fisica e il flusso del tempo. Per lasciare quel mondo in frantumi scopriamo di essere in grado di generare cloni di noi stessi. Ognuno, però, avrà ricordi diversi che lo renderanno un individuo diverso. Il nostro scopo comune è trovare un modo per sopravvivere. Il gioco vi richiederà di aiutare Dolski a tornare a casa, possibilmente insieme ai suoi cloni. Oltre alla sopravvivenza, The Alters esplora la critica al sistema capitalista – raffigurato come sfruttamento del lavoro – e il tema dell’identità: i cloni, pur essendo varianti di Jan, agiscono e reagiscono in modo indipendente, mostrando emozioni, cerimonie (come un funerale per una pecora), conflitti e tensioni memorabili.

Cosa ci è piaciuto.

Il gioco alterna momenti gestionali – assegnazione dei ruoli tra i cloni (botanista, minatore, ecc.), costruzione e manutenzione della base – a sezioni esplorative in terza persona sul pianeta. Queste fasi sono accompagnate da un ritmo scandito dal limite di tempo imposto dalla rotazione del sole, creando una pressione costante. Si impara dagli errori, quindi salvate e ritornate sui vostri passi. Il consiglio è quello di avere coraggio e prendersi qualche rischio. E occhio al tempo, che è una risorsa limitata. Ci saranno tanti finali, e questo è il bello.

Cosa non ci è piaciuto.

La gestione quotidiana della base può diventare ripetitiva, e la narrazione talvolta appare meccanica, Poi è solo in inglese, e va bene così perché dobbiamo impararlo tutti. By the way, il gioco è disponibile su PC, PS5 e Xbox, tra l’altro già al lancio anche nel Game Pass.

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