Una manovra da 30 miliardi di euro, tra tagli – spending review per la macchina dello stato – ai bonus ed incentivi per i “nuovi nati” da 1.000 euro. E’ la principale novità della manovra del 2025 che tra taglio del cuneo, accorpamento delle aliquote Irpef, pensioni e carta Dedicata a te. Arrivano poi fringe benefit per neoassunti che si allontano più di 100 chilometri dalla residenza originale per favorire l’occupazione. Salva la sanità: verso un aumento fino a 3 miliardi di euro.
Proroga bonus ristrutturazioni
Dalla proroga del bonus ristrutturazioni sulla prima casa alle pensioni passando per le misure a sostegno di famiglie e imprese e da una severa spending review (tagli del 5% per ogni ministero). La legge di bilancio approda in Consiglio dei ministri tra punti fermi e novità: una manovra che dai 25 miliardi ipotizzati sale a quota 30 miliardi.
Nursery di un ospedale pediatrico – (Ansa)
Il dettaglio delle misure:
Mille euro per i neonati
-Viene introdotta una “Carta per i nuovi nati” che riconosce 1000 euro ai genitori entro la soglia Isee di 40 mila euro per far fronte alle numerose prime spese per ogni nuovo nato. Si rafforza anche il bonus asili e l’assegno unico esce fuori dal calcolo dell’Isee.
Nursery di un ospedale pediatrico – immagine generica (Ansa)
Tagli del 5% per i ministeri
-Per poter portare in dote alla manovra risorse fresche i ministeri dovranno tagliare le spese del 5%. Dovrebbero ‘salvarsi’, invece dalla dieta dimagrante gli enti locali e i Comuni.
Salva la sanità
-Non sarà, in ogni caso, tagliata la spesa sanitaria. Il ministro Schillaci si è detto fiducioso che rispetto ai 5 miliardi stanziati nella scorsa legge di bilancio potrebbe esserci un aumento fino a 3 miliardi.
Contributo banche e assicurazioni
-Non solo banche ma anche assicurazioni: circa 3,5 miliardi di fondi freschi dovrebbero arrivare da un contributo da parte degli istituti bancari più grandi. Sul tappeto ci sarebbe un anticipo sulle Dta (le imposte differite attive) per tre miliardi. Sembra escluso, invece, un aumento dell’Ires e dell’Irap.
Sportello bancario (archivio) (Ansa)
Cuneo fiscale e scaglioni Irpef
-La conferma del taglio del cuneo fiscale e dei tre scaglioni dell’Irpef valgono da sole oltre la metà della manovra, intorno ai 14 miliardi. Per quanto riguarda il taglio del cuneo dovrebbero essere superati alcuni difetti con una doppia azione. Dal prossimo anno potrebbe, infatti, rimanere contributivo per i redditi fino a 20mila euro, per poi trasformarsi in fiscale, con un aumento delle detrazioni per il lavoro dipendente fino a 35mila euro.
A quel punto partirebbe un decalage, piuttosto rapido, fino a 40mila euro. Se i fondi in arrivo dal concordato preventivo e dal ravvedimento collegato saranno sufficienti, il governo potrebbe poi ridurre l’aliquota intermedia, fino a 50mila euro di reddito, dal 35 al 33%.
L’esterno della sede centrale della Banca d’ Italia a Roma (Ansa)
Detrazioni fiscali, arriva il “Quoziente familiare”
-Le detrazioni saranno parametrate al numero dei componenti di una famiglia. L’ipotesi sarebbe quella dell’introduzione di un importo massimo che si potrà detrarre, che dovrebbe essere a sua volta modulato in base al nucleo familiare. Introducendo di fatto, viene spiegato, un primo assaggio di “quoziente familiare”. Tra le ipotesi anche quella di rivedere al ribasso la soglia di reddito oltre il quale scatta il decalage degli sconti fiscali al 19% (oggi parte da 120mila euro) ma ancora si starebbe lavorando sull’intero pacchetto.
Tra le misure che vengono date per scontate l’estensione alle autonome della decontribuzione per le mamme lavoratrici con due o tre figli.
Denaro contante (Pixabay)
Incentivi per lavoro di giovani e donne
-Nel Mezzogiorno si confermano gli incentivi all’occupazione di giovani e donne, anche ai rapporti di lavoro attivati nel biennio 2026-2027.
Confermati inoltre la decontribuzione in favore delle imprese localizzate nella Zes e gli incentivi all’autoimpiego nei settori strategici per lo sviluppo di nuove tecnologie, la transizione digitale ed ecologica. Si confermano i fringe benefits, con importi maggiorati per i nuovi assunti che accettano di trasferire la residenza di oltre 100 chilometri. Si conferma, anche per il triennio 2025-2027, la tassazione agevolata al 5% dei premi di produttività ai lavoratori.
Fringe benefit
-Si punta ad una conferma, ma con qualche ritocco, anche per la misura sui sostegni aziendali. L’ultima legge di bilancio ha portato la soglia di esenzione dei fringe benefit a 2.000 euro per i lavoratori con figli a carico e a 1.000 euro per tutti gli altri (aprendo alla possibilità di usarli anche per pagare l’affitto o il mutuo prima casa).
Camera (rainews)
Bonus ristrutturazioni
-Si va verso la proroga nel 2025 del bonus ristrutturazioni al 50% sulla prima casa evitando così che da gennaio l’agevolazione fiscale scenda al 36% da gennaio.
Pensioni
-Nulla da fare per riforme strutturali su questo fronte ma si lavora, comunque, per confermare la piena indicizzazione delle pensioni rispetto all’inflazione. E a un aumento delle pensioni minime. Tra le ipotesi circolate c’è anche quella di un perfezionamento del cosiddetto bonus Maroni, con incentivi a chi sceglie di rimanere al lavoro anche avendo i requisiti per il pensionamento. Non esclusa anche una spinta alla previdenza complementare con l’introduzione di un semestre di silenzio assenso.
Superbonus (Rainews)
Contratti della P.A.
Come ha confermato il ministro Giancarlo Giorgetti la manovra stanzierà anche le risorse per il rinnovo dei contratti pubblici per il 2025-27.
Istat, impiegata ((Pixabay))
Lavoro in crescita (Foto di form PxHere)