Storie Web sabato, Luglio 27
Notiziario

I Cinque Stelle hanno perso due milioni di voti; oltre mezzo milione di riscontri in più per Avs

Fratelli d’Italia sfiora il 29%, superando il risultato delle Politiche del 2022, quando fu primo partito con il 26%, ma – a spoglio quasi ultimato, quando mancano i dati di un centinaio di sezioni – rispetto a due anni fa ha 600mila voti in meno, da 7,3 a circa 6,7 milioni. Voti che pesano di più ora per effetto dell’astensione: sono molti meno gli italiani che si sono recati alle urne, alle politiche l’affluenza fu del 63,9%, alle Europee ha votato solo il 49,69%. Raccoglie invece 2 milioni di voti in meno rispetto alle politiche il M5s, che alle politiche aveva ottenuto il 15,4% con 4,3 milioni, e ora sfiora il 10% con 2,3 milioni di voti. Al contrario, Alleanza Verdi e Sinistra a questa tornata ottiene oltre mezzo milione di voti in più: passa dal 3,64% con un milione di voti al 6,7% con oltre un milione e mezzo di voti. Anche il Partito democratico guadagna rispetto alle elezioni del 2022 sia in termini percentuali che di numero di voti: dal 19% con 5,35 milioni di voti al 24% con circa 5,6 milioni. Nel derby interno alla maggioranza, Forza Italia è stabile in termini di voti assoluti rispetto alle ultime elezioni con il fondatore Silvio Berlusconi (pur guadagnando oltre un punto in termini percentuali), mentre la Lega passa da 2 milioni 470mila voti a circa 2,1 milioni. Anche se è impossibile il confronto tra le formazioni, in termini assoluti il centro perde oltre un milione di voti: alle politiche Azione e Italia Viva si presentavano insieme e ottennero il 7,8% con 2,2 milioni di voti, mentre +Europa nella coalizione di centrosinistra e ottenne il 2,8% con 800 mila voti, mentre a questa tornata la lista Azione si ferma al 3,4% con meno di 800mila voti e Stati Uniti d’Europa al 3,76 con meno di 900mila voti.

L’impatto dell’astensione sui singoli partiti

L’affluenza in queste elezioni Europee è stata del 49,69%: un drastico calo dal 56,09% delle elezioni precedenti del 2019. SWG mette in evidenza la percentuale di astenuti tra gli elettori dei maggiori partiti del 2022. Si parte dal 35% di M5s, per poi passare al 30% di Azione-IV, il 26% di Forza Italia, il 25% di Fdi, il 24% del Pd, il 23% della Lega e il 22% di Avs. È stata la prima volta, per le elezioni europee, che in Italia la percentuale dei votanti è scesa sotto al 50%.

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