Storie Web giovedì, Maggio 29
Notiziario

Nel primo trimestre del 2025 l’Italia ha ricavato 655,6 milioni di euro dal collocamento di circa 9 milioni di Eua (European Union Allowances), le quote di emissione che, nell’ambito del sistema Ets, compensano 1 tonnellata di CO2 equivalente ciascuna. Rispetto al 2024, i proventi da Eua sono aumentati del 22% principalmente a seguito dell’aumento nel prezzo medio delle quote (+27%) che ha compensato la diminuzione delle quote messe all’asta (-3,8%). Ne ha dato notizia il Gse nel report dedicato.

Aumento dei prezzi

«Nel primo trimestre 2025, come accaduto sul mercato primario, anche i prezzi sul mercato secondario hanno seguito un trend rialzista rispetto al 2024, determinato da una maggiore richiesta di quote nei primi tre mesi dell’anno, riconducibile, tra l’altro, all’ingresso nel sistema di nuovi soggetti regolamentati e all’andamento dei mercati delle commodities energetiche correlate», scrive il Gse nella relazione.

Chi ne beneficerà

Nel documento vengono elencati anche alcuni provvedimenti che beneficeranno delle risorse provenienti dal sistema Ets. Per esempio, il decreto legge del 28 febbraio 2025 n. 19 stanzia, per il 2025, 600 milioni di euro per il finanziamento del Fondo per la transizione energetica nel settore industriale, incrementandone la dotazione rispetto a quanto precedentemente stabilito. Un’ulteriore novità apportata in materia di destinazione d’uso dei proventi d’asta proviene dal decreto legge del 31 dicembre 2024 n. 208 che stanzia, per il periodo 2025-2027, 45 milioni di euro l’anno per finanziare l’attività del Gse come garante di ultima istanza in contratti Ppa. Le risorse economiche derivano dai proventi delle aste Ets «e in particolare dalla quota del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ai sensi dell’art. 23 c. 7 del Decreto legislativo 10 giugno 2020, n. 47», indica ancora il Gse.

In Europa

A livello continentale, nel primo trimestre 2025, sul mercato primario sono state collocate dagli Stati membri circa 148,6 milioni di quote Eua, ad un prezzo medio di 73,3 euro, ricavando proventi pari a circa 10,9 miliardi di euro. Rispetto al primo trimestre 2024, sono aumentati di circa 3 miliardi di euro, registrando una variazione del +38,8% a seguito principalmente degli aumenti nei prezzi di aggiudicazione (+27%).

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