La denominazione sociale molto generica non l’aiuta: infatti è difficile trovare la brianzola Impianti anche sul web. Ma qui bisogna guardare soprattutto al di sotto del logo (un omino-lampadina che ricorda Edi, l’aiutante disneyano di Archimede Pitagorico). Dal mese di aprile 2024 infatti, Impianti si definisce “Your italian tech partner”, e non più “Your italian Ict partner”, e questo non è solo un cambio di nome, bensì di strategia.
Impianti, approdata all’Euronext Growth Milan il 16 dicembre 2022, aveva l’intenzione di sviluppare soprattutto l’attività nel settore della telemedicina e nell’e-commerce, oltre a crescere per linee esterne nei comparti del software, cybersecurity, telemedicina e robotica. A oggi acquisizioni non ce ne sono state e, purtroppo, l’esercizio 2023 è stato molto negativo con flessioni in tutte le linee di ricavo e una forte contrazione della redditività.
I numeri
Così Impianti ha deciso di puntare su un settore che all’epoca della quotazione era ancora molto “emergente”, ma già delineato nella strategia annunciata in sede di Ipo: quello dei droni. Ovviamente non ci si reinventa in tempi così brevi, ma il 2024 si è chiuso con ricavi in aumento del 10,4% nonostante il giro d’affari dello storico core business System Integration sia sceso del 4,8% a 4,1 milioni. Ma quello dei servizi professionali è balzato da 892.000 euro a 2,1 milioni, l’e-commerce è salito del 6,2% a 2,3 milioni e il contributo dell’healthcare – difesa, sebbene ancora minimo, è passato da 25.000 a 95.000 euro.
I margini reddituali sono risultati ancora in rosso, ma sono decisamente migliorati, dato che l’ebitda rettificato ha ridotto il valore negativo del 74,5% a 287.000 euro, la perdita operativa è scesa del 67,8% a 436.000 euro e quella netta del 66,2% a 443.000 euro. La società a fine 2024 disponeva di liquidità netta per 0,5 milioni, in aumento rispetto agli 0,1 milioni al 31/12/2023.
Ricavi in crescita nel primo trimestre trainati dai servizi professionali
Nel primo trimestre 2025 i ricavi sono saliti del 2,4% a 1,38 milioni, ancora una volta trainati dai servizi professionali (passati da 95.200 a 219.500 euro) e dal contributo del settore Difesa con 70.200 euro (non presente nel primo trimestre 2024), mentre il comparto System Integration si è attestato a 681.000 euro (-2%) e l’e-commerce è sceso del 26,7% a 407.500 euro. Il portafoglio ordini al 31/3/2025 ammontava a 4,4 milioni, di cui 1,9 derivanti da un accordo quadro siglato nel 2024 con una primaria società energetica italiana per la fornitura di sistemi LedWall (maxischermi per videocomunicazione pubblicitaria e informativa) e non ancora completamente evaso (rimangono ancora 3,1 milioni per il 2025).