Storie Web mercoledì, Giugno 11
Notiziario

OnePlus costruisce i tablet come gli smartphone. Quando può, li imbottisce di tecnologia e cerca sempre di renderli non solo più potenti ma capaci di fare cose che gli altri non fanno. OnePlus Pad 3, che è stato presentato alcuni giorni fa, è un perfetto esempio di questa filosofia. È il primo tablet che utilizza lo Snapdragon 8 Elite di Qualcomm: parliamo quindi del processore mobile di punta per il 2025, progettato per offrire prestazioni di livello desktop su smartphone e tablet di fascia alta. Nasce con una vocazione spiccata per la produttività perché, oltre alla potenza, abbina un’interfaccia utente (Open Canvas) davvero intuitiva e studiata per gestire più app contemporaneamente. L’abbiamo provata per alcune settimane e si candida a essere il tablet di riferimento sia se possiedi un Mac che un PC Windows.

I limiti sono quelli che conosciamo: è un dispositivo che non avrà mai la resistenza e l’affidabilità di un computer portatile aziendale. Ma, in compenso, ha prestazioni di assoluto livello che lo rendono il dispositivo mobile che certifica quanto di buono abbiamo saputo apprezzare finora nella nuova generazione di dispositivi con architettura ARM. Per essere più pratici, abbiamo lavorato su più applicativi contemporaneamente, messo alla prova il tablet con il top del cloud gaming senza mai avere problemi di autonomia, grazie a una batteria monstre da 12.000 mAh con ricarica rapida a 67W.

Quando ce l’hai tra le mani ti accorgi subito che è davvero sottile e leggero. Lo schermo è grande più di 13 pollici, con un formato particolare che non è né 16:9 né 4:3 ma qualcosa nel mezzo, che funziona bene sia per scrivere che per vedere un film. Anche sotto il sole la luminosità regge e la risoluzione è altissima (2400 x 3392 e refresh rate a 144 Hz), e si vede. Il comparto fotografico, come da tradizione tablet, resta più modesto: 13 MP sul retro e 8 MP sul fronte.

L’audio, invece, è sorprendente perché ci sono otto altoparlanti, quattro woofer e quattro tweeter, messi in modo da suonare bene in ogni orientamento. E quando lo tieni in mano, il suono sembra uscire tutto intorno. Lato software, il sistema operativo è OxygenOS 15 adattato ai tablet, che dà accesso diretto a Gemini di Google per scrivere, riassumere, tradurre o cercare qualcosa al volo. Se ci aggiungi la tastiera fisica con i tasti ben distanziati e il tasto AI dedicato, hai il pennino che riconosce migliaia di livelli di pressione e la custodia magnetica con tre inclinazioni.

Non ha lo schermo OLED, non ha il jack e non ha la SIM, ma è il primo vero tentativo di dare fastidio agli iPad di Apple e di conquistare la fascia alta dei professionisti. Il prezzo? Il modello base con 12 GB di RAM e 256 GB parte da 599 euro. A questo si possono aggiungere, a parte, la tastiera (169 euro) e il pennino (99 euro).

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