Storie Web venerdì, Novembre 22
Notiziario

L’intelligenza artificiale è ovunque. Oramai è un marchio presente su prodotti dove ha più o meno senso, dagli smartphone agli spazzolini. Lasciando perdere la differenza, che sarà pure tecnica ma essenziale, tra machine learning e vera e propria IA, non sono invece tanti gli esempi dove quest’ultima gioca un ruolo davvero primario laddove integrata. Freo X Ultra di Narwal è l’eccezione. Si tratta dell’ennesimo robot casalingo per l’aspirazione e il lavaggio dei pavimenti, che fa dell’IA un alleato importante per distinguersi dalla massa. In che modo? Sotto il nome di AI DirtSense l’azienda originaria di Hong Kong, che nel tempo si è consolidata in mercati come gli Stati Uniti, Corea del Sud e Australia, ingloba una serie di innovazioni che promettono di innalzare l’esperienza d’uso di Freo X Ultra, modello top di gamma che si affianca al Freo e Freo X Plus. L’intelligenza artificiale permette al robot di ottimizzare al massimo la pulizia in zone della casa “difficoltose”. Un caso è il passaggio su macchie particolarmente ostiche, che non vanno via subito. A differenza di altri concorrenti, che una volta coperta un’area non tornano indietro, l’IA di Narwal riesce a capire quando il pavimento non è del tutto pulito, insistendo sugli aloni fino a eliminarli. AI DirtSense agisce non solo in fase di pulizia della casa ma anche degli elementi consumabili del robot, i mop, ossia le due spazzole rotanti che lavano. Se i sensori si accorgono che questi sono troppo sporchi e rischierebbero di rovinare il lavoro fatto, indicano al Freo X Plus di tornare indietro, per lavarli e poi riprendere da dove avevano lasciato. In questo modo l’attività impiega più tempo ma è anche più duttile e finalizzata a restituire davvero le camere pulite. Peraltro, la velocità è un punto di forza del prodotto: bastano pochi minuti a mappare, per la prima volta, gli ambienti, con una precisione estrema: l’app, per Android e iOS, riconosce sempre il passaggio da una stanza all’altra, rendendo molto semplice individuare le zone dell’abitazione da rinominare come meglio si preferisce. Peculiarità dell’applicazione Narwal Freo è poi il grado, a tratti disarmante, di personalizzazione possibile. Una volta mappata la casa, persino in 3D, si può scegliere se aspirare o lavare o eseguire entrambe le operazioni, che possono susseguirsi o essere alternate. Anche qui c’è l’inferenza dell’intelligenza artificiale nella Freo Mode che trova realizzazione in Freo Mind, la “mente” del robottino che decide in autonomia cosa è meglio fare, basandosi sulla cronologia precedente per adattare la strategia di pulizia. L’IA ricorda anche la posizione degli ostacoli più grandi sulla mappa così, se spostiamo un mobile, il robottino non eviterà lo spazio prima occupato ma ci andrà apposta, assumendo che li ci sia più polvere e quindi sia necessario eseguire più manovre. Il tutto con il vantaggio di avere un feedback vocale, anche in italiano, che informa sugli eventi più importanti, dalla fine dell’attività a eventuali blocchi, seppur rari grazie alla spazzola anti groviglio, dall’assenza di acqua pulita al vassoio pieno di quella sporca. Il plus? I sensori laser, tra cui uno laterale che è unico nel settore e la presenza, nella confezione di vendita, di un detergente apposito che va inserito, capovolto, in corrispondenza del cestello con l’acqua pulita. Il Freo X Ultra potrà così centellinarlo nel serbatoio, per un lavaggio ancora più completo, a prova di IA.

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