Storie Web venerdì, Maggio 3
Notiziario

Ricordano vagamente le lampade degli anni Quaranta, stanno benissimo se avete come pavimento il parquet di legno chiaro e vanno tenuti se possibile lontani dal televisore. I Beolab 8 del marchio danese Bang & Olufsen sono diffusori belli da vedere. E non è un caso che si parte proprio dall’estetica. Di solito quelle che un tempo si definivano “le casse” erano scatoloni grigio-neri fatti per amplificare il suono e suonare bene. Poi sono arrivati quelli più digitali piccoli e squadrati. Carucci da vedere e sorprendentemente potenti rispetto alle dimensioni. Esiste anche una linea un po’ rozza “maranza” come si direbbe oggi ma per fortuna è destinata a una nicchia di mercato. I Beolab 8 in quanto oggetto di lusso nascono per essere belli. Senza compromessi.
Il corpo in alluminio è percorso da lamelle in legno. L’intreccio dei materiali è riposante come una sedia elegante di vimini. Il pannello superiore in vetro nero ha disegnati sopra i comandi. Sono alti poco meno di 30 cm, pesano quattro Kg e chiaramente suonano bene. Ma prima di raccontare come è andata la nostra prova sul fronte audio occorre insistere ancora sulla loro funzione d’arredo. Possono essere utilizzati da soli, come in coppia stereo o come parte di un sistema di diffusori home theater B&O. Ma c’è anche chi li può mettere per esempio al centro di un tavolo (serve un buco per fare il filo dell’alimentatore) o a parete tramite una apposita staffa. Sul manuale si legge che l’ambiente consigliato è di massimo 60 metri quadrati.
Tecnicamente sono dotati di tre driver: un woofer da 13 cm, midrange da 7 cm e tweeter da 16 mm. La potenza dichiarata è di 300W di amplificazione in classe D. Poi supporta il Wifi dual-band e il Bluetooth 5.3 con i codec AAC e SBC. L’uso consigliato comunque è quello via Wifi. Poi nell’app scopriamo che supporta Chromecast, Apple AirPlay 2, Spotify Connect e Tidal Connect tramite l’app B&O, nonché Beolink Multiroom per configurazioni con più altoparlanti. Potete anche collegarlo al televisore ma è un peccato perché questi dispositivi sembrano nati per ascoltare la musica.
Arriviamo ora all’ascolto. Va tutto bene, anche perché parliamo come avrete intuito di un oggetto di lusso. Il prezzo di listino parte da 2.499 euro per la versione meno elegante. Il suono è naturale e pieno, e la dinamica è soddisfacente anche se non hanno il carattere di diffusore per audiofili. Non mi ha convinto l’app. È vero che potete controllare l’emissione concentrando il suono verso un determinato punto della casa. Ma l’approccio all’equalizzazione mi è parso un po’ troppo sbrigativo e poco tecnico. In questo è molto stile Apple. Non ti permette di entrare troppo nel dettaglio nerd ma ti fornisce gli strumenti per ottenere il massimo. Ma forse è una scelta voluta. Questi diffusori non sono geek, nascono per essere ammirati.

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