L’attaccante serbo ha uno sfogo nervoso poco dopo il cambio, un dato ne racconta la delusione: non è riuscito a fare nemmeno un tiro in porta. È l’immagine di una Juve che ha fatto fatica anche il Monza ultimo in classifica.
La partita di Dusan Vlahovic contro il Monza è stata deludente: la Juve l’ha vinta di corto muso, il risultato è l’unica cosa positiva del posticipo di campionato. A prescindere da quel che s’è visto, quale sia stata la prestazione dell’attaccante serbo lo raccontano (anche) i numeri, che non dicono tutto ma tracciano la cornice della discussione: zero tiri in porta, appena 28 palloni toccati in 85 minuti e un dato – quello sugli expected gol, ovvero la probabilità che un tiro si traduca in rete – davvero basso (0.26). In buona sostanza, è stato impalpabile al cospetto di un avversario che non era certo un fulmine di guerra.
Quando Thiago Motta lo ha richiamato in panchina nel finale il calciatore ha sbottato. Lo sfogo della punta è stato palese, impossibile non notare la reazione del calciatore che ha imprecato, lanciato i parastinchi. Aveva lo sguardo corrucciato, con chi ce l’aveva? Con ogni probabilità con se stesso, per non essere riuscito a incidere in un match che, almeno sulla carta, era ampiamente alla portata dei bianconeri (i brianzoli solo ultimi in classifica). E chissà che non abbia sofferto la prestazione di Nico Gonzalez che, a differenza sua, è riuscito a essere decisivo non solo per il gol (sua la rete del 2-1) ma anche per l’impatto avuto sul match con iniziative efficaci e personalità mostrate.
Tra i piedi dell’ex viola il pallone non “scotta” e la posizione alle spalle di Vlahovic sembra essere propizia. Lo ha ammesso anche Motta nelle interviste del dopo gara. “Dipende dal momento e dall’avversario che andiamo ad affrontare – ha ammesso -. Ma sono convinto che Nico Gonzalez lo può fare perfettamente”. Quali sono le sue qualità? Le enuncia lo stesso allenatore: “Sa legare il gioco anche con i centrocampisti, è una posizione in cui ha già giocato. Può coprire ruoli diversi, ed è qualcosa di speciale, in allenamento sa giocare a uno o due tocchi e girarsi. In quella posizione io lo vedo bene, lui è convinto di fare bene lì”.
Cosa è successo tra Vlahovic e la curva della Juve: Dusan si fa scappare una frase, piovono insulti