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Notiziario

L’università Niccolò Cusano, di cui Stefano Bandecchi è stato fondatore, amministratore delegato e presidente, ha subito un nuovo sequestro, da 2,6 milioni di euro, legato alla presunta evasione dell’Ires avvenuta nel 2021. Bandecchi, sindaco di Terni e candidato alle regionali in Umbria, ha risposto insultando chi ha diffuso la notizia.

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L’università Niccolò Cusano, legata al nome di Stefano Bandecchi (che ne è stato fondatore, amministratore delegato dal 2011 al 2016 e presidente dal 2021 al 2023) ha subito un secondo sequestro, questa volta dell’entità di 2,6 milioni di euro. Il primo, da oltre venti milioni di euro, era avvenuto a gennaio 2023. Bandecchi, sindaco di Terni, già candidato alle Europee e ora alle regionali in Umbria con la sua lista Alternativa popolare, sui social ha reagito con una risata, suggerendo che ci sia stato un accordo per far emergere la notizia proprio adesso.

A quanto risulta, infatti, il sequestro sarebbe avvenuto il 3 giugno. A disporlo è stato il giudice per le indagini preliminari di Roma, su richiesta della pm Mara Mattioli. L’indagine è la stessa che procede dal 2023, con l’ipotesi di dichiarazione fiscale infedele. A dare il via all’inchiesta è stato il Nucleo di polizia economico finanziaria della guardia di finanza di Roma: il sospetto è che si sarebbero delle imposte Ires (sui redditi delle società) non versate.

Il sequestro più sostanzioso avvenuto a gennaio 2023, contro cui Bandecchi si era opposto ma che è stato confermato dalla Cassazione a ottobre, riguardava il periodo dal 2016 al 2020. Quello nuovo, invece, sarebbe legato solamente al 2021. L’idea degli inquirenti è che l’università di Bandecchi abbia approfittato delle agevolazioni fiscali per le università telematiche per finanziare diverse società controllate, con scopi commerciali e non istituzionali.

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Tra questi investimenti ci sarebbe stato l’acquisto della Ternana calcio, di cui Unicusano è stata proprietaria dal 2017 al 2023, e di cui Bandecchi è stato presidente dal 2019 al 2023. Ma anche acquisti come un elicottero e quattro auto di lusso. In più, ci sarebbero stati 1,9 milioni di euro spesi per acquisti personali, da biglietti aerei a soggiorni in albergo, secondo gli inquirenti per seguire le trasferte della Ternana.

Bandecchi ha risposto con un video diffuso sui social, in cui ha detto di essere “tranquillo e sereno”. Ha attaccato i giornali che hanno riportato la notizia: “Mi sono fatto una grande risata. Quando dei giornali pubblicano cose successe due mesi fa, vuol dire che tre giornalisti, due magistrati, venti politici e due o tre dirigenti sono d’accordo e hanno fatto una banda, tipo la Banda Bassotti”.

Sarcasticamente, l’imprenditore e politico ha continuato: “Poi ne parlerò più approfonditamente, anche per tutti quei nemitici (sic) politici… Per la prima volta qualcuno ha capito che sono anche il segretario di Alternativa popolare, questa è una cosa importante”. E ha concluso: “Nonostante quello che mi è successo a giugno e luglio, ho fatto delle vacanze eccellenti”, per poi scoppiare a ridere. La descrizione del post recita: “Andate a fare in culo (alcuni tra  tra : giornalisti magistrati agenti delle entrate , finanzieri e politici. Banda Bassotti)”.

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