Storie Web mercoledì, Febbraio 5
Notiziario

«Da oggi la politica ufficiale del governo degli Stati Uniti prevederà l’esistenza di due soli generi, maschile e femminile». Con la firma di una serie di ordini esecutivi, la seconda era Trump minaccia molti diritti Lgbtq+ conquistati negli anni: si va dal taglio dei fondi ai programmi di assistenza medica all’accoglienza nei rifugi per le vittime di abusi; dalla modifica ai documenti di identità alla sospensione dei fondi per le terapie, fino a nuove regole per il servizio nelle forze armate.

Tra le altre, con la direttiva che mira a «proteggere le donne dall’estremismo dell’ideologia di genere e riportare la verità biologica», la Casa Bianca proclama il riconoscimento di «solo due sessi, maschio e femmina» e vieta a tutte le agenzie federali l’utilizzo del termine “genere” nelle politiche interne e nei documenti rilasciati ai cittadini, come, per esempio, i passaporti. Inoltre richiede l’introduzione di linee guida che permettano di non usare pronomi diversi con le persone transgender e non binarie, cancellando così una serie di disposizioni precedenti.

L’accesso ai servizi

Il cambio di rotta della nuova amministrazione non si ferma a questioni terminologiche, ma minaccia anche l’accesso equo ai servizi di supporto abitativo e a certi percorsi sanitari per persone Lgbtq+. Nel primo caso, con il ritiro della “Equal Access Rule”, il Dipartimento per la casa e lo sviluppo urbano abrogherà la norma contro le discriminazioni nell’assegnazioni delle abitazioni, basate sull’orientamento sessuale (reale o percepito), all’identità di genere o allo stato civile. E potrà impedire l’accesso alle donne transgender alle case di accoglienza per le vittime di violenza domestica.

Nel secondo caso, un ordine esecutivo afferma che «la politica degli Stati Uniti è quella di non finanziare, sponsorizzare, promuovere, assistere o sostenere la cosiddetta “transizione”» di minori di 19 anni. I tagli previsti da questa azione includono la rimozione delle coperture per l’assistenza alle terapie di affermazione di genere inclusi nei piani Medicare, Medicaid o dall’Affordable Care, i programmi sanitaria federali per le famiglie a basso reddito.

Inoltre le agenzie «dovranno revocare o modificare tutte le politiche che si basano sulle linee guida del Wpath», l’associazione internazionale per la promozione della salute delle persone transgender e non binarie. Altre novità riguardano poi la scuola: il governo monitorerà i programmi di studio, promuovendo «l’educazione patriottica» ed eliminando le spese di promozione «dell’indottrinamento» basato «sull’ideologia di genere e sull’ideologia discriminatoria dell’equità».

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