Storie Web domenica, Giugno 16
Notiziario

Via libera definitivo della Camera al decreto Superbonus . Il provvedimento restringe l’ambito di applicazione dell’esenzione, prevista dalla legislazione vigente, dal generale divieto di esercizio dell’opzione per la cessione o per lo sconto in luogo delle detrazioni fiscali. Ecco alcune delle soluzioni previste.

Spalmadetrazioni in dieci anni

Viene previsto che le detrazioni relative a spese sostenute nel 2024 relative al Superbonus, Bonus barriere architettoniche e Sismabonus (compreso il Sismabonus acquisti) sono ripartite in 10 quote annuali, anziché in 4/5 come oggi previsto.

Dal 2025 stop alla compensazione dei contributi per banche e assicurazioni

Per le banche dal 2025 non è più possibile compensare i crediti del superbonus con debiti previdenziali. La norma, che vale anche per gli istituti finanziari, non tocca invece le persone fisiche. La violazione di questa norma determina il recupero del credito indebitamente compensato e dei relativi interessi, oltre all’applicazione di una sanzione.

Ristrutturazioni, il bonus scende al 36% dal 2025 e poi al 30% dal 2028 al 2033

Si materializza un taglio del bonus ristrutturazioni a partire dal 2028. Da quell’anno e fino al 2033 l’agevolazione non sarà più del 36% ma del 30.

Fondo per interventi da Superbonus in aree terremotate dioverse da Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria

Viene istituito un fondo con dotazione pari a 35 milioni di euro per il 2025, finalizzato a riconoscere un contributo a favore dei soggetti che sostengono spese per interventi da Superbonus (sia energetici che antisismici) su immobili danneggiati da eventi sismici sisma verificatesi dal 1° aprile 2009, diversi da quelli localizzati in Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria.

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