Storie Web venerdì, Maggio 30
Notiziario

Sono in tutto 14 i nuovi reati che vengono introdotti e 9 le aggravanti aggiuntive. In 39 articoli il decreto sicurezza, che ha sostituito il ddl approvato in prima lettura alla Camera e poi ‘arenatosi’ al Senato anche a seguito dei rilievi sollevati dal Colle, riscrive diversi articoli del codice penale e di procedura penale, prevedendo nuovi reati che spaziano dalla resistenza passiva alla ribattezzata dalle opposizioni ‘norma anti Gandhi’, fino alla stretta sulla cannabis light, a un nuovo regime per le detenute madri e alle cosiddette norme ‘anti No-Tav e anti No-Ponte’. 

Anche sul fronte aggravanti si aggiungono fattispecie, come quella prevista per i reati commessi nei pressi delle stazioni ferroviarie o delle metropolitane o quelle relative alle truffe a danno degli anziani. Viene poi estesa la non punibilità dell’operato degli agenti dell’intelligence e si velocizzano gli sgomberi di immobili occupati. 

Il decreto riproduce sostanzialmente i contenuti del disegno di legge sicurezza: confrontando i testi dei due provvedimenti sono 12 gli articoli che hanno subito modifiche, anche minime, rispetto al testo originario. 

Tra le modifiche più consistenti rientrano le norme sulle detenute madri e quelle relative alle sim telefoniche per cittadini extra Ue.

Le opposizioni in Aula con cartelli ‘Decreto Paura’. La maggioranza in coro: ‘Onestà, onestà’

‘Decreto paura’ e Né libere né sicure’ sono alcuni dei cartelli che i parlamentari dell’opposizione sollevati in Aula prima del voto finale sul decreto sicurezza. Dai  banchi delle opposizioni durante il voto sono partite le grida ‘Vergogna’ mentre la maggioranza ha fatto un coro ‘Onestà, Onestà’.

I cartelli sono stati fatti abbassare dai commessi mentre il voto del provvedimento è stato sottolineato da un applauso della maggioranza. Pd, M5s ed Avs avevano fogli anche con le scritte ‘La protesta non si arresta’; ‘La democrazia non si piega’ e ‘Né liberi, né sicuri’.

Condividere.
© 2025 Mahalsa Italia. Tutti i diritti riservati.