Storie Web mercoledì, Luglio 30
Notiziario

La bestia nera di Donald Trump resta la Cina. Così per chiudere la partita dei dazi le delegazioni dei due blocchi si sono acquartierate, dopo Ginevra e Londra, a Rosenbad, Stoccolma, palazzo iconico sede del governo svedese.

Obiettivo principale la sospensione dei dazi per altri 90 giorni, visto che il 12 agosto, data finale imposta dagli americani è già dietro l’angolo.

Ma le trattative febbrili faticano a trovare soluzioni alla sovraccapacità industriale della Cina e, quindi, allo squilibrio endemico della bilancia commerciale che segna ancora un vantaggio enorme per Pechino a scapito di Washington. Gli americani, come già previsto nella fase 1 dell’accordo bilaterale siglato nel primo mandato di Trump vorrebbero che la Cina comprasse più beni americani, ma la prospettiva sembra molto lontana e difficilmente praticabile.

Sul tavolo svedese anche le possibili soluzioni alla crisi del fentanyl negli Stati Uniti, gli accordi petroliferi della Cina con la Russia e l’Iran.

Entrambe le parti stanno lavorando anche per garantire una visita in Cina del presidente degli Stati Uniti entro la fine dell’anno, l’ipotesi di un viaggio a settembre sembra infatti poco praticabile. Ricordiamo che Donald Trump ha visitato Pechino nel 2017, sua prima visita di Stato cinese mentre muoveva i primi passi alla Casa Bianca.

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