Storie Web domenica, Aprile 13
Notiziario

L’impatto sull’economia americana non potrà che essere limitato, il valore simbolico è certamente maggiore. Sta prendendo piede nei Paesi nordici – ma soprattutto in Danimarca – una forma di boicottaggio dei prodotti made in Usa, alimentata da scelte e prese di posizione dell’amministrazione Trump che, per Copenhagen, sono prima di tutto le reiterate rivendicazioni sulla Groenlandia, territorio semiautonomo danese.

La maggiore catena di alimentari danese, Salling Group, ha messo recentemente un simbolo, una stella nera, sulle etichette dei prezzi per identificare i prodotti europei, motivando la decisione con una forte richiesta in questo senso da parte dei clienti. Bo Albertus, preside scolastico che vive in un sobborgo di Copenhagen, amministra un gruppo Facebook che ha ormai più di 90mila membri e dà letteralmente una mano alle persone interessate a boicottare i prodotti americani. Il gruppo, deonominato “Boykot varer fra USA”, come il gemello svedese “Bojkotta varor fran USA”, consiglia prodotti locali alternativi a quelli statunitensi, dalle scarpe ai tosaerba.

«È molto difficile boicottare i prodotti americani in modo massiccio, rapido e duraturo – si legge sul gruppo Facebook svedese – ma se volete fare qualcosa e non sapete da dove cominciare, questo può fornire un po’ di aiuto». Segue una lista di ben noti marchi Usa, affiancata dalle alternative svedesi o europee.

Il boicottaggio in alcuni casi non è semplice: agli acquirenti che desiderano un nuovo paio di scarpe da ginnastica Nike viene per esempio suggerito di sostituirle con un paio di Salomon, di proprietà del gruppo finlandese Amer Sports. Ma anche questo gruppo è quotato a New York. Funziona in maniera più evidente per alcuni prodotti-simbolo, come le Tesla di Elon Musk, le cui vendite in Norvegia e Danimarca sono crollate a febbraio.

Sugli effetti di lunga durata, gli esperti rimangono tuttavia scettici. «L’esperienza – ha dichiarato alla France Presse – Olof Johansson Stenman, professore di economia all’Università di Göteborg – dimostra che è molto difficile ottenere effetti economici importanti da boicottaggi volontari».

Condividere.
© 2025 Mahalsa Italia. Tutti i diritti riservati.