Il caso italiano
La siccità si fa sentire anche in Italia dove l’intero territorio nazionale registra 3 livelli differenti di crisi su una scala di 4. Lo studio dell’Ispra, che effettua un monitoraggio costante, indica la Sicilia come regione con una severità alta. Ci sono poi altre regioni con severità media: si tratta del distretto Sardegna, distretto Appennino meridionale, dove ci sono situazioni differenti a seconda del comparto d’uso, e il distretto dell’Appennino centrale. A vivere una condizione di normalità il distretto del Fiume Po, il distretto dell’Appennino settentrionale e il distretto delle Alpi orientali.
Gli studi della Fondazione Cima
Ai primi di giugno i ricercatori della fondazione Cima (centro di ricerca senza scopo di lucro, di rilevanza nazionale, che promuove studio, ricerca scientifica, sviluppo tecnologico e alta formazione nell’ingegneria e nelle scienze ambientali) hanno effettuato una serie di rilievi nelle montagne su chiazze di neve sparse su crinali e conche d’alta quota. Studio da quella che viene definita la riserva strategica nascosta da cui dipendono fiumi, laghi, colture e vita.
Perché, per usare le parole di Francesco Avanzi, ricercatore della Fondazione Cima «La neve è il primo mattone del bilancio idrico alpino. Se sbagliamo a valutarne la quantità o le caratteristiche, perdiamo l’occasione di anticipare la siccità, gestire le alluvioni, e più in generale preparare risposte efficaci, dalla gestione dei serbatoi alla previsione dei flussi fluviali». Da qui la necessità di portare avanti incontri finalizzati al confronto e allo studio dei fenomeni per salvaguardare e tutelare la risorsa idrica.
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Il caso spagnolo: riserve in aumento, ma l’allerta resta alta
Se in Italia la siccità resta una preoccupazione concreta, in Spagna la situazione si presenta con luci e ombre. Secondo i dati diffusi dal Ministero per la Transizione Ecologica e la Sfida Demografica, le riserve idriche spagnole si attestano al 75,7% della loro capacità totale. I bacini idrici attualmente immagazzinano 42.410 ettometri cubi d’acqua, con un calo di 429 hm³ (-0,8%) solo nell’ultima settimana. La primavera particolarmente piovosa ha però inciso in modo rilevante, soprattutto sul versante atlantico, con piogge abbondanti anche su quello mediterraneo: a San Sebastián – Donostia si sono registrati 76,7 mm di precipitazioni.