La Paragon solution è una società israeliana che ha messo a punto Graphite, un software con tecnologia di sorveglianza di livello militare in grado di penetrare anche in smartphone criptati. Il 14 febbraio, a seguito del caso di spionaggio ai danni del fondatore dell’Ong Mediterranea Saving Humans, Luca Casarini, e il direttore di Fanpage, Francesco Cancellato, Aise ed Aisi avevano deciso di sospendere temporaneamente l’impiego di Graphite in attesa degli accertamenti del Comitato. Nel 2022 il Media freedom act (Mfa) messo a punto dall’Ue per tutelare l’indipendenza del mondo editoriale, ha vietato l’uso di spyware sui giornalisti. «A seguito del clamore suscitato dalla vicenda», si legge in una relazione del Copasir, «in occasione dei sopralluoghi effettuati dal Comitato presso le Agenzie» – informa la relazione – «è stato precisato che, successivamente alla sospensione, si è addivenuti alla decisione di rescindere comunque il contratto con Paragon».
Paragon era pronta a fornire assistenza al Governo
Paragon «ha offerto sia al governo che al Parlamento italiano un modo per determinare se il suo sistema fosse stato utilizzato contro il giornalista in violazione della legge italiana e dei termini contrattuali. Poiché le autorità italiane hanno scelto di non procedere con questa soluzione, Paragon ha risolto i suoi contratti in Italia». È quanto informa l’azienda che produce lo spyware Graphite che, secondo i riscontri di Meta, sarebbe stato usato per intercettare il direttore di Fanpage Francesco Cancellato.
La risposta dei servizi segreti
L’intelligence italiana non ha «ritenuto accettabile la proposta di Paragon di effettuare una verifica sui log di sistema delle piattaforme Graphite in uso ad Aise e Aisi, in quanto pratiche invasive, non verificabili nell’ampiezza, nei risultati e nel metodo e, pertanto, non conformi alle esigenze di sicurezza nazionale. Ove tali verifiche fossero state realizzate da un soggetto privato e straniero, avrebbero severamente compromesso la reputazione delle Agenzie italiane nella comunità intelligence internazionale ed esposto dati per loro natura riservati». A riferirlo sono state alcune fonti di intelligence, dopo che Paragon aveva fatto sapere di aver proposto alle autorità italiane, che hanno riposto negativamente, «un modo per determinare» se Graphite «fosse stato utilizzato contro il giornalista» Francesco Cancellato.
Smentita di Paragon alle dichiarazioni del Copasir
Nella relazione sull’utilizzo dello spyware Graphite da parte dei servizi di informazione per la sicurezza della Repubblica si accerta che il giornalista Francesco Cancellato «non è stato sottoposto ad attività intercettiva da parte dei servizi di informazione per la sicurezza italiani mediante l’utilizzo dello spyware Graphite», né risulta nei suoi confronti «autorizzata nessuna altra forma di attività informativa da parte degli stessi organismi». La società non sarebbe a conoscenza dell’identità dei soggetti che vengono presi di mira dai clienti o dei dati che vengono registrati dal suo dispositivo. Ma in una nota di Paragon smentisce il Copasir: «L’azienda – si legge nella nota di Paragon – ha offerto al governo e al parlamento italiano un modo per determinare se il suo sistema fosse stato usato contro il giornalista in violazione della legge italiana e dei termini contrattuali». Ma visto che le autorità italiane si sono chiamate fuori, «Paragon ha rescisso i suoi contratti in Italia», ha ricostruito l’azienda.