La collisione durante il Gran Premio della Malesia è l’epilogo di una serie di azioni/reazioni concatenate che hanno provocato (sia pure involontariamente) quella carambola infernale in curva 2.
Le immagini del terribile incidente avvenuto durante il Gran Premio della Malesia di MotoGp sono difficili da dimenticare e riportano alla mente brutti ricordi che fanno capolino dal passato (su quel tracciato perse la vita Simoncelli). Quel groviglio di moto e piloti finiti sull’asfalto, con Jack Miller che ha rischiato di perdere la vita (la testa è finita sotto il veicolo di Quartararo), è l’epilogo di una serie di azioni/reazioni concatenate che hanno provocato (sia pure involontariamente) quella carambola infernale in curva 2 (a terra c’era anche, dalla quale per fortuna i concorrenti sono usciti illesi, solo un po’ ammaccati e spaventati.
La dinamica della tremenda collisione in curva 2 a Sepang
Per capire cosa è successo bisogna riavvolgere il nastro della sequenza video-clip e risalire a quanto accaduto in curva 1, quando Enea Bastianini e Alex Marquez sono arrivati gomito a gomito. Ad agevolare la ricostruzione è stato il filmato registrato dalla telecamera di bordo di Marc Marquez che era alle spalle dei due contendenti quando “cade” (metaforicamente) il primo pezzo del domino: un contatto leggero (forse) spinge Alex a improvvisare una manovra d’emergenza per evitare la collisione piena con l’italiano, una scelta che in qualche modo condiziona la guida nel preparare il tornante successivo (curva 2).
Viene superato, prova a restare sull’esterno del cordolo ma lo spagnolo, suo malgrado, ostacola la traiettoria di Quartararo. Il resto fa parte della telecronaca scandita da quelle immagini spaventose: Binder viene sbalzato dalla sella, il francese viene catapultato sull’asfalto, Miller stretto nella morsa dei veicoli resta a terra ancora stordito.
Jack Miller ha rischiato grosso nell’incidente al GP Malesia: ringrazia chi gli ha salvato la vita
Un incidente di gara, per gli steward non ci sono responsabilità di singoli piloti
Tragedia sfiorata, ma secondo gli steward che hanno analizzato quel frangente del Gran Premio non c’è alcuna responsabilità diretta dei piloti (o di uno di loro in particolare). “Nessuno si è comportato in maniera irregolare”, è stata la risoluzione dei commissari di pista. “Si è trattato di un incidente di gara”, come spiegato da Francesco Guidotti, direttore della squadra Red Bull KTM. La sorte ha voluto che tutto si risolvesse solo con una grande paura. “Jack si è recato al centro medico per un controllo, ma sta bene, non ha dolori. Quel che è successo è stato impressionante ma per fortuna non ha riportato ferite. Quanto a Brad ha provato anche a ripartire ma il dolore alla spalla sinistra non glielo ha permesso”.