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Notiziario

La Procura di Parma ha aperto un fascicolo relativo al caso dei cori fascisti nella sede cittadina di Fratelli d’Italia, testimoniato da video circolati sui social. «Si tratta di un modello 45, non c’è ancora un reato ipotizzato», spiega il procuratore capo Alfonso D’Avino. «Siamo ancora nella fase esplorativa sulla base delle notizie apprese dalla stampa».

Sulla vicenda indaga la Digos della questura di Parma. «Ora bisogna verificare se il fatto sia vero e accertare se possa trasformarsi in una notizia di reato». In questa fase non ci sono persone iscritte nel registro degli indagati.

Intanto il caso è oggetto di polemiche politiche. «È un fatto molto grave. Aspettiamo di sentire una presa di distanza dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni. O forse tacerà anche questa volta? Chissà», ha commentato la segretaria del Pd Elly Schlein, a margine di una iniziativa elettorale a Fisciano, in provincia di Salerno.

«Da noi chi sbaglia paga, a sinistra non so. Gioventù nazionale è intervenuta subito a commissariare la federazione di Parma autonomamente e ben prima che il video venisse pubblicato e circolasse sui media. Da noi non c’è spazio per la nostalgia dei totalitarismi», è stata la replica del responsabile organizzativo di Fdi Giovanni Donzelli.

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