Storie Web venerdì, Maggio 17
Notiziario

Rivedono l’utile i conti di Coop Alleanza 3.0, la più importante cooperativa di consumatori. Il 2023 termina con vendite per 5,7 miliardi, +2,6% sull’anno precedente, e grazie a una serie di miglioramenti nella gestione c’è il ritorno all’utile: a livello di gruppo per 1,3 milioni che diventano 20 milioni netti per l’intero perimetro della cooperativa. Valori che nel 2022 erano in area negativa rispettivamente per 132,4 e 117 milioni. In miglioramento la posizione finanziaria netta che cala a 1,8 miliardi dai precedenti 1,9 miliardi. Questi i risultati ottenuti nel primo anno del percorso di rilancio annunciato lo scorso anno con il varo del piano industriale 2023-2027 per il risanamento della cooperativa.

Questi i principali valori presentati ieri da Milva Carletti, direttrice generale, e da Mario Cifiello, presidente di Coop Alleanza 3.0. «L’avvicinamento all’ambizioso obiettivo di risanamento e costruzione di una cooperativa sempre più solida e solidale è in corso – rimarca il presidente -. Abbiamo raggiunto un traguardo particolarmente significativo nel 2023, peraltro in anticipo di un anno rispetto alle attese. Tuttavia, è fondamentale considerare questo come un punto di partenza, non di arrivo. Dobbiamo mantenere alta l’attenzione per portare a termine l’impegno che abbiamo preso nei confronti dei soci: garantire la solidità finanziaria e patrimoniale della cooperativa senza mai abdicare ai valori fondanti che la sorreggono». Tra offerte ai soci, convenzioni e vantaggi sulla spesa sono stati distribuiti ai soci 165 milioni mentre il valore aggiunto trasmesso al territorio è di 4,3 miliardi, secondo una ricerca Nomisma per Coop Alleanza 3.0, con 68mila posti di lavoro tra diretti e indiretti.

Per quest’anno Coop Alleanza 3.0 punta a un risultato consolidato di 3 milioni, con le vendite in crescita del 2%. Ma il 2024 ha avuto un inizio non facile, all’insegna di una ulteriore contrazione dei consumi. «Il 2024 ci sta facendo soffrire, perché il contesto è meno favorevole di quanto avessimo immaginato – segnala Milva Carletti -. La ritaratura dei consumi verso l’alto non si è ancora verificata ma siamo confidenti che le nostre idee siano corrette».

Per quanto riguarda gli investimenti lo scorso anno sono stati stanziati complessivamente 120 milioni di cui 95 milioni sulla rete di vendita, per rinnovare 50 punti vendita, ridurre gli spazi nell’iper di Taranto e aprire i punti vendita di Rimini, Venezia, Mantova e Massenzatico, in provincia di Reggio Emilia, e nell’innovazione. Con i restanti 25 milioni si sono assorbiti in parte i rincari per offrire una maggiore convenienza ai clienti. Quest’anno è previsto il raddoppio di questo budget. Sempre nel 2024 sono previste tre inaugurazioni rispettivamente a Bologna, Trieste e Ferrara e due sono attese nella prima parte del 2025 a Modena e nel corso dell’anno una ventina di super verranno rinnovati.

Considerando la non facile congiuntura il gruppo punta sui prodotti a marchio proprio la cui quota di mercato dovrà arrivare al 40% nel 2027 dal 30,6% di fine 2023. In particolare la linea con 200 prodotti primo prezzo «Coop spesotti» verrà usata in maniera tattica per contrapporsi all’offerta dei discount.

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