I mercati e le opinioni pubbliche di quasi tutto il mondo sono stati fortemente colpiti dalle scelte della nuova Amministrazione USA di imporre dazi a quasi tutte le economie del globo.
Di fronte a un evento del genere, di portata storica, occorre innanzitutto riflettere con animo pacato e alta razionale freddezza, per studiare tali misure, le cause più o meno profonde, i rischi e le possibilità di affrontare queste nuove emergenze, ricercando dialogo, senza subire ingiustizie.
Lontani dalle polemiche politiche, ricordiamo alti principi ed esperienze: innanzitutto gli insegnamenti di Carlo Cattaneo che propugnò la libertà dei commerci considerata fattore decisivo per la promozione del lavoro, l’innovazione, l’ordine statuale e il buon governo. Cattaneo, infatti, considerò il libero commercio essenziale e fu contrarissimo al protezionismo, come lo fu Cavour, molto aperto al libero scambio.
Indubbiamente l’aumento della libera circolazione delle merci, dei denari e delle persone è stato uno dei fattori decisivi della crescita economica e sociale. Ora anche la sola parola “dazi” ha spaventato i mercati e le popolazioni, per la preoccupazione che stia iniziando una fase di economia di guerra economica. Invece bisogna fare ogni sforzo razionale per evitare ogni forma di guerra anche economica.
Innanzitutto occorre studiare le misure varate dagli USA, come sono costruite, a che cosa rispondano davvero.Nella conferenza stampa del 2 aprile scorso, il Presidente Trump ha mostrato un tabellone nel quale ha evidenziato i nuovi dazi degli USA come risposta ai dazi delle varie parti del mondo.