Storie Web mercoledì, Ottobre 15
Notiziario

La prima rappresentazione dell’opera Wozzeck di Alban Berg prevista per venerdì 17 ottobre al Teatro La Fenice di Venezia, in versione italiana, per i cento anni dalla prima rappresentazione, è stata annullata per uno sciopero delle maestranze. La protesta nasce dalla contestazione verso la nomina di Beatrice Venezi come nuova direttrice musicale stabile a partire dall’autunno 2026. 
 

La protesta contro la nomina di Beatrice Venezi

La decisione del sovrintendente Nicola Colabianchi è contestata dagli operatori del teatro per il metodo seguito e anche per il profilo artistico ritenuto inadeguato della designata. Colabianchi è anche accustato di avere nominato Venezi direttore cedendo a pressioni politiche, per la sua nota vicinanza ad Atreju e alla Presidente del Consiglio. 

Il concerto in piazza

Nella stessa giornata di venerdì 17 ottobre, alle ore 17:30, i lavoratori e le lavoratrici del Teatro daranno vita a una manifestazione in Campo Sant’Angelo, dove si terrà un concerto gratuito con l’esibizione degli artisti del Coro e dell’Orchestra della Fenice, accompagnato da interventi di alcune realtà culturali nazionali.

L’iniziativa, spiegano fonti sindacali, “vuole essere un momento di dialogo con la città e con il pubblico, oltre che un’occasione per ribadire la richiesta di garanzie di qualità e trasparenza nella scelta del nuovo direttore musicale”. In una nota, con cui si invita il pubblico alla manifestazione di venerdì prossimo, i lavoratori sottolineano come “richiedere eccellenza non sia un atto discriminatorio, ma un dovere morale verso l’arte, il pubblico e se stessi. La Fenice è di chi la fa vivere”.

Confermate le altre date di Wozzeck

Se la prima recita è saltata, restano confermate le altre quattro recite del Wozzeck alla Fenice: il 19, 21, 23 e 26 ottobre. L’Opera di Alban Berg torna dopo una lunga assenza: l’ultimo allestimento veneziano risale al 1992. L’allestimento sarà a cura del regista Valentino Villa, con le scene di Massimo Checchetto e diretto da Markus Stenz, con Roberto de Candia nel ruolo del titolo e Lidia Fridman in quello di Maria.

Una versione italiana del Wozzeck

Il capolavoro di Berg sarà proposto nella versione italiana di Alberto Mantelli, presentata per la prima volta al Teatro dell’Opera di Roma, nel 1942. “È una scelta eccellente, oltre che una straordinaria possibilità artistica” dice il direttore d’orchestra Markus Stenz della  scelta di proporre l’opera in versione italiana. “Al centro di qualsiasi performance di Wozzeck ci sono le parole, si potrebbe davvero dire che le parole parlano” sottolinea Stenz.

Opera in tre atti, su libretto dello stesso compositore ricavato dal dramma incompleto di Georg Büchner, Wozzeck andò in scena per la prima volta alla Staatsoper di Berlino il 14 dicembre 1925.  “Il personaggio che dà il titolo all’opera – spiega il regista Valentino Villa – richiama una figura realmente esistita e un fatto di cronaca nera cui il drammaturgo si era rifatto nel comporre la sua pièce”. La narrazione porta alla luce temi importanti come il militarismo disumanizzante, lo sfruttamento sociale, il sadismo, presentati in moto brutale e senza compromessi nel contesto di una vicenda di amore, gelosia e morte.

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