Storie Web martedì, Marzo 25
Notiziario

Immaginate di poter inviare a una noiosissima riunione, la solita, il vostro alter ego che prende forma con il vostro avatar ed è in grado di conversare con gli altri e di rappresentarvi totalmente. Ebbene in un futuro non molto lontano grazie all’intelligenza artificiale sarà possibile. Grazie al progetto Alter ego, appunto, su cui sta lavorando un team multidisciplinare di quattro università italiane: il RoboticsLab dell’Università di Palermo, la Iulm, l’Università cattolica di Milano, l’Università di Messina. Si tratta di un progetto di rilevante interesse nazionale finanziato dal ministero dell’Università e ricerca.

Un progetto che si propone di studiare come sviluppare avatar intelligenti che possano interagire in modo naturale e convincente negli ambienti virtuali, mantenendo le caratteristiche distintive della persona che rappresentano.

Progetto Alter ego, Chella (Unipa): “Entro l’anno l’avatar della senatrice Elena Cattaneo”

L’alter ego degli influencer

Un Alter ego, appunto. Del progetto ha parlato Antonio Chella, professore di Robotica e direttore del RoboticsLab dell’ateneo palermitano, intervistato da due suoi colleghi economisti dell’Università di Palermo (Sebastiano Bavetta e Carlo Amenta) nell’ambito di Connessioni Digitali, il ciclo di incontri nella sede di Sicindustria voluti da Innovation Island e dedicato alla diffusione della cultura dell’innovazione in Sicilia, che accompagna la Community verso la III edizione del Premio Innovazione Sicilia. «Lo scopo di questo progetto è quello di costruire un alter ego, un avatar alter ego che possa avere sia le sembianze fisiche di una persona, ma anche il suo modo di interagire, di interfacciarsi con le persone – spiega Chella -. Abbiamo preso come come esempio quello degli influencer, perché gli influencer, normalmente, quelli di successo hanno delle caratteristiche abbastanza riconoscibili e quindi, diciamo così, in qualche modo lo scopo di questo progetto è quello di replicare un influencer».

L’avatar dell’influencer e attrice palermitana Irene Trapani

La costruzione di un prototipo

Il progetto studia il caso degli influencer sui social media, analizzando come riprodurre i loro comportamenti caratteristici, il linguaggio del corpo e le modalità di comunicazione. L’avatar, oltre a rappresentare in modo fedele il soggetto, dovrà instaurare una relazione di fiducia e credibilità non solo con gli osservatori, ma anche con il soggetto rappresentato, riflettendo in modo realistico e flessibile, rispetto al contesto, la personalità originale. L’obiettivo finale è realizzare un prototipo che dimostri come questi avatar possano davvero rappresentarci nel mondo virtuale, aprendo nuove possibilità per la nostra presenza digitale.

L’avatar della senatrice Elena Cattaneo

In una prima fase «Abbiamo fatto una prima versione molto prototipale – racconta Chella -, però ci è servito molto: abbiamo coinvolto una giovane influencer palermitana, l’attrice Irene Trapani. Adesso abbiamo avuto la prestigiosissima collaborazione della senatrice Elena Cattaneo che è anche una influencer scientifica. Ci ha ricevuti al Senato, si è fatta riprendere da noi in modo tale da ricostruire la sua figura, ci ha dato la possibilità di utilizzare tutti i suoi scritti, anche quelli meno noti. E quindi con questo progetto a breve avremo, l’alterego della senatrice Cattaneo». la chiusura del progetto è prevista a fine anno e per quella data saranno pronti i risultati. Chi si aspetta di vedere il robot della senatrice Cattaneo però rimarrà deluso: «Sarà un avatar, quindi sul computer – dice Chella -. Lo stiamo stiamo perfezionando: ovviamente lo faremo vedere prima alla senatrice Cattaneo, poi alle persone che conoscono la senatrice. Però ecco, dai risultati della giovane influencer palermitana già abbiamo avuto dei risultati incoraggianti».

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