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Notiziario

L’Europa cambi rotta sull’auto

Sul fronte europeo Gussalli Beretta chiede di operare per un piano congiunto di decarbonizzazione e competitività, identificando le specializzazioni strategiche ma nel principio della neutralità tecnologica. Garantendo in parallelo condizioni di accesso paritetico per fattori chiave, in primis l’energia, perché questi differenziali di prezzo rischiano di mettere i prodotti europei, ma soprattutto italiani, fuori mercato.

Urgente è un’inversione di rotta nelle politiche per l’auto, con la richiesta di anticipare al 2025 la verifica sull’andamento del piano di riduzione delle emissioni varando anche un piano d’azione specifico di settore che ne sostenga l’evoluzione con risorse adeguate.

Il futuro si costruisce innovando

Piattaforma produttiva di Brescia e Bergamo che per crescere deve però poggiare anche sull’innovazione. «Deve diventare una funzione aziendale strutturata – spiega la presidente di Confindustria Bergamo Giovana Ricuperati -, una cultura diffusa, un’ossessione». Percorso in cui la politica industriale dovrebbe svolgere un ruolo chiave, oggi offuscato dalle difficoltà del Pnrr («non abbiamo visto grandi cose e non è chiaro quanto sia stato speso») e dalle complessità di Transizione 5.0. «Oltre al danno dei ritardi – spiega – c’è la beffa di norme complicate e di fatto inattuabili: senza una semplificazione radicale e un allungamento dei tempi, l’adozione delle imprese resterà minima e non vi sarà alcun cambio di passo nel Paese».

Per innovare, oltre ad un salto di scala e a collaborazioni rafforzate tra le esperienze locali («come sperare di connettere l’Europa se non riusciamo a connettere l’innovazione dei nostri due territori?»), è necessario un un miglioramennto a monte, di tutta la filiera del trasferimento tecnologico pubblico, dove ancora non emerge un sistema efficace per portare innovazione nelle imprese.

La piattaforma congiunta

Lavoro comune, quello di Bergamo e Brescia, che non si limita allo svolgimento di una singola assemblea ma che punta a rafforzare l’ecosistema economico (primo territorio Ue per valore aggiunto, quinto per valore aggiunto industriale) dando visibilità alla piattaforma congiunta sviluppata. Con l’obiettivo di farla diventare un interlocutore sui temi dell’industria, credibile perché creata da una delle aree Ue a più alta intensità manifatturiera. «Per questo vogliamo stare insieme – spiega Ricuperati – convinti che questa sia la responsabilità che ci deriva dalla nostra forza e dal nostro ruolo».

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