Storie Web mercoledì, Ottobre 22
Notiziario

«Una cosa è chiara: non riusciremo a contenere l’aumento della temperatura globale sotto 1,5 gradi centigradi nei prossimi cinque anni». Per il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, la soglia indicata dalla scienza e dall’Accordo di Parigi del 2015 come la più sicura per limitare i disastri climatici sarà infranta. In un intervento all’Organizzazione meteorologica mondiale (Wmo), Guterres ha affermato, il 22 ottobre, che il «superamento è ormai inevitabile, ciò significa che nei prossimi anni avremo una fase» di temperature medie globali «superiori di 1,5 gradi» rispetto al periodo pre-industriale (1850-1900).

Conto alla rovescia

L’allarme arriva a meno di un mese dalla Cop30, la conferenza mondiale sul clima che si terrà in Brasile dal 10 al 21 novembre e che si preannuncia molto complicata. La soglia degli 1,5 gradi è già stata superata nel 2024, l’anno più caldo mai registrato. Per convenzione, il limite si intende infranto quando lo sforamento si consolida nel lungo termine, non basta quindi un singolo anno. Sempre più scienziati avvisano tuttavia che ci si potrebbe arrivare in pochi anni. Il 2025 segnerà un aumento delle temperature di poco inferiore a quello del 2024, ma si attesterà a sua volta tra gli anni più caldi di sempre. Il decennio 2015-2024 è stato il più caldo mai registrato.

C’è una quantità precisa di anidride carbonica che può ancora essere immessa in atmosfera senza che il suo effetto riscaldante porti il termometro del pianeta sopra 1,5 gradi a fine secolo: si chiama carbon budget e ai ritmi attuali sarà esaurito in circa tre anni.

Non solo. Sempre più studi scientifici mostrano che anche la seconda soglia indicata dall’Accordo di Parigi, quella dei 2 gradi centigradi, sarà superata. Ci si aspetta infatti un aumento medio delle temperature anche superiore ai 3 gradi, dato che le misure messe in atto dai Governi per combattere il global warming non sono considerate sufficienti. Le emissioni di gas serra, anziché diminuire, continuano a salire. Secondo la Wmo, dal 2023 al 2024, la concentrazione media globale di CO2 ha registrato il maggiore incremento da quando sono iniziate le misurazioni moderne nel 1957. Il carbon budget associato alla soglia dei 2 gradi sarebbe destinato a esaurirsi in poco più di venti anni.

La spirale che si innesca è ormai nota e sotto gli occhi di tutti: aumentano le temperature, i fenomeni estremi (uragani, siccità, ondate di calore, alluvioni) diventano più intensi e più frequenti e a lora volta, contribuiscono ad alterare il clima: il caso degli incendi è il più eclatante.

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