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Accanto a una casa appartenuta un tempo ad Hermann Göring, uno dei più fidati collaboratori di Adolf Hitler, sono stati rinvenuti gli scheletri di cinque persone. I resti umani erano privi di mani e piedi.

Fra le rovine di una casa appartenuta un tempo ad Hermann Göring, uno dei più fidati collaboratori di Adolf Hitler, sono stati rinvenuti gli scheletri di cinque persone. I resti umani erano privi di mani e piedi. Il macabro ritrovamento si deve a un team tedesco-polacco di ricercatori amatoriali, che stavano esplorando il sito, oggi in Polonia, noto come “tana del lupo”.

A rivelarlo è stato lo Spiegel. Secondo il magazine i resti umani sarebbero appartenuti a tre adulti, un adolescente e un neonato. “Si trattava probabilmente di una famiglia sepolta nel retro della casa di Göring“, ha scritto il magazine tedesco. Sarà adesso la procura polacca a stabilire se vi sia un nesso con le uccisioni di massa dei nazisti, fra i quali Göring spicca come uno dei politici di maggiore influenza. Anche la mancanza degli arti è parte degli elementi delle indagini.

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Gli scheletri sono stati trovati in quello che sembra essere un ex bagno ed erano disposti l’uno accanto all’altro, rivolti nella stessa direzione, all’esterno di una casa occupata dal gerarca nazista, un pilota di caccia durante la Prima Guerra Mondiale che divenne uno dei più potenti leader nazisti nella Seconda Guerra Mondiale e un amico intimo di Adolf Hitler.

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Accanto ai resti c’erano tavole bruciate e pezzi di infrastrutture fognarie, ma nessuna traccia di vestiti. Adrian Kostrzewa, membro del consiglio di amministrazione della a Fondazione Latebra, un’organizzazione storica con sede nella città polacca di Danzica, ha dichiarato che la squadra in un primo momento pensava di scavare in un vecchio bagno quando ha trovato delle tubature sotterranee. Tuttavia, hanno poi trovato ceneri e una chiave bruciata, poi un frammento di cranio. “Ci sono molte teorie sul perché non abbiano mani e piedi”, ha affermato Kostrzewa. “Al momento è molto difficile dirlo”.

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Costruita deliberatamente a chilometri di distanza dal primo centro abitato, la Tana del Lupo era il quartier generale dei nazisti sul fronte orientale, con una superficie di 6,5 chilometri quadrati. Secondo la Fondazione Latebra, la fortezza fu teatro dell’Operazione Valchiria, un tentativo di assassinio contro Hitler nel luglio 1944, prima di essere distrutta nel gennaio 1945 per evitare che cadesse nelle mani dell’esercito sovietico in avanzata.

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