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Notiziario

Si chiamava Manuela Petrangeli, aveva 50 anni e lavorava come fisioterapista. È stata uccisa mercoledì 4 luglio dall’ex, Gianluca Molinaro, che ha sparato dei colpi di fucile dalla sua auto.

Manuela Petrangeli aveva 50 anni. Da tre aveva chiuso la relazione con l’ex Gianluca Molinaro. È lui che, dopo averle sparato dei colpi di fucile a canne mozze da una Smart, si è andato a costituire dai carabinieri. Gli spari non hanno lasciato scampo alla cinquantenne, morta poco dopo nonostante i tentativi di rianimazione da parte di colleghi e colleghe. L’ennesimo femminicidio è avvenuto oggi, mercoledì 4 luglio 2024 a Roma, nella zona fra Corviale e Casetta Mattei, in via degli Orseolo, all’altezza del civico 36.

Petrangeli viveva nel quartiere di Torresina e lavorava come fisioterapista nella Casa di Cura Villa Sandra. Aveva appena terminato il turno di lavoro e stava per andare a prendere il figlio quando è stata raggiunta dai colpi ed uccisa.

Come è stata uccisa Manuela dall’ex compagno Gianluca

Ha aspettato che uscisse dal lavoro. Era insieme ad una collega, stavano andando a prendere la macchina. Si è avvicinato, a bordo della Smart. E ha fatto fuoco. L’ha colpita ad un braccio. Petrangeli ha fatto appena in tempo a chiedere aiuto all’amica, poi è stata raggiunta da un altro colpo. “L’ha presa in pieno petto ed è morta. Non si poteva pensare che lei avesse a che fare con una persona così violenta. Anche oggi. Il solito femminicidio. Folle”.

Manuela Petrangeli uccisa dall’ex in strada a Roma, la collega: “Stava andando a prendere il figlio”

Chi era Manuela Petrangeli, la descrizione delle colleghe

“Era un amore di ragazza. Non è possibile”, viene descritta. Queste le parole di alcune colleghe, in lacrime. “Era solare, sempre sorridente – aggiunge un’altra – Avevamo fatto colazione insieme questa mattina, prima di iniziare a lavorare”. Petrangeli stava uscendo con una collega quando è stata colpita. “Il parcheggio dell’ospedale non basta, per questo alcuni di noi sono costretti a parcheggiare fuori. Oggi era toccato a Manuela. Stava raggiungendo la macchina lungo la via. Poi i colpi, il sangue sull’auto. Si è voltata verso la collega, le ha chiesto aiuto. Ed è morta”. Tutti i tentativi si sono rivelati vani.

“Le ho detto che domani non ci saremmo viste, perché avevo preso un giorno di ferie – aggiunge un’altra ancora – Non so se mi abbia sentito. Era al telefono con il figlio, un ragazzino di 9 anni. Gli stava dicendo: Adesso mamma ti viene a prendere amore mio“.

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