Storie Web domenica, Giugno 30
Notiziario

Per il test abbiamo deciso di cucinare una prima teglia di biscotti tradizionali, con uova, farina, zucchero e burro. L’altra invece con la polvere di grillo. Ai nostri colleghi abbiamo chiesto di assaggiare entrambi i biscotti e poi di dirci quale dei due, secondo loro, era stato cucinato con la polvere di grillo.

Biscotto rosso o biscotto blu? È la prima domanda che abbiamo fatto ai nostri colleghi quando si sono seduti al tavolo. Il riferimento a Matrix è voluto, non stiamo parlando però del paese delle meraviglie o della tana del Bianconiglio, ma di dolci a base di insetti. Abbiamo infatti deciso di cucinare dei biscotti con la polvere di grillo e di farli assaggiare ai nostri colleghi.

La polvere viene ottenuta con la liofilizzazione e la macinazione degli insetti. È ricca di proteine, calcio, ferro, vitamina B12 e fibre. Può essere utilizzata per diversi prodotti: pasta, birra zuppe o altri cibi pronti, visto che è un ottimo addensante. Noi abbiamo deciso di fare il test con i biscotti alla polvere di grillo da portare nella nostra redazione. Forse avete conosciuto questo alimento anche come farina di grillo, una definizione non proprio esatta visto che non ha nessuna proprietà in comune con la farina vera e propria.

L’uso della farina di grilli è stato autorizzato nell’Unione Europea in qualità di “novel food” per un “periodo di prova” di cinque anni. L’introduzione degli insetti nel regime alimentare potrebbe essere un importante passo in avanti per la riduzione dell’impatto ambientale delle industrie alimentari intensive. Secondo le Nazioni Unite, l’industria della carne e dei latticini rappresenta infatti il 14,5% delle emissioni globali di gas serra. Non solo, gli insetti sono anche una valida alternativa proteica, utile per combattere la malnutrizione in diversi Paesi. 

Abbiamo cucinato i biscotti con la povere di grillo: le reazioni dei nostri colleghi

Come sono stati realizzati i biscotti

Abbiamo acquistato la polvere online e speso circa 5,95 euro per una confezione da 100 grammi (la farina di grano viene venduta a 1,50 al chilo, rimane ancora un’alternativa più economica). Per il test abbiamo deciso di cucinare una prima teglia di biscotti tradizionali, con uova, farina, zucchero e burro. L’altra invece con la polvere di grillo. Abbiamo utilizzato gli stessi ingredienti mantenendo un terzo di farina, due terzi sono invece stati sostituiti con la polvere di grillo. Abbiamo deciso di non aggiungere aromi, cacao o glasse per non coprire il sapore. Terminata la cottura abbiamo sistemato i biscotti su due piatti diversi contrassegnando con il colore rosso i biscotti con la polvere di grillo, blu per quelli tradizionali.

Cos’è successo durante gli assaggi

Ai nostri colleghi abbiamo chiesto di assaggiare entrambi i biscotti e poi di dirci quale dei due, secondo loro, era stato cucinato con la polvere di grillo. In base alla supposizione hanno inserito un cartoncino rosso o un cartoncino blu dentro il contenitore. 

Dopo 14 assaggi abbiamo interrotto l’esperimento. Il risultato ci ha sorpreso: 7 voti per i rossi e 7 per i blu. Un pareggio. Le reazioni sono state eterogenee, c’è chi ha subito percepito un sapore amaro assaggiando il biscotto di grillo, chi invece un sentore di gamberetto. Metà dei partecipanti hanno però pensato che i biscotti tradizionali contenessero polvere di grillo.

In quali prodotti può essere utilizzata la povere di grillo

Il 29 dicembre 2023, sono stati pubblicati in Gazzetta ufficiale quattro decreti ministeriali per regolare le modalità di vendita delle farine di insetti in Italia( farina di grillo, locusta migratoria, verme della farina e larva gialla). La commercializzazione era già stata autorizzata dalla Commissione Europea, che aveva dato il via libera per usarla in diversi alimenti, dai cracker alle salse, passando per i prodotti a base di cioccolato.

Perché non riusciamo a mangiare gli insetti

Secondo un report del National Institute of Health (NIH), ci sono 2.100 specie di insetti consumati in oltre 110 paesi. Eppure cambiare le abitudini alimentari in Occidente non è così semplice. “Pensiamo che le persone siano riluttanti a mangiare insetti nelle società occidentali perché non è la norma farlo, e le persone sono disgustate dall’idea“, ha spiegato alla ABC News Maxine Sharps, psicologa sociale della Montfort University. “Se gli insetti diventassero più diffusi nel sistema alimentare e le persone acquisissero maggior familiarità con loro, potrebbero essere più disposte a provarli e a includerli nella loro dieta”, ha detto Sharps.

Condividere.
© 2024 Mahalsa Italia. Tutti i diritti riservati.