Storie Web giovedì, Maggio 1
Notiziario

«Chanel ha un tempo suo, che richiede attenzione e dedizione. Non abbiamo fretta, non cerchiamo rotture e rivoluzioni a tutti i costi; semplicemente, facciamo le cose un passo per volta», dice Bruno Pavlovsky, presidente delle attività moda e dei métiers d’art della maison.

Chanel è a Como per presentare la collezione resort 2025 nella cornice augusta di Villa d’Este, storica meta del jet set internazionale e del turismo a cinque stelle lusso con magnifico affaccio sulle placide acque e gli scenari incantevoli del lago. I sentori viscontiani del luogo e dell’atmosfera sono caratteri intenzionalmente e deliberatamente ricercati, non ultimo in rimembranza del forte sentimento di amicizia che legò Coco Chanel a Luchino Visconti (è peraltro vestita Chanel Romy Schneider ne Il lavoro, l’episodio diretto da Visconti nel film corale Boccaccio 70). Pavlovsky parla del presente e delle strategie per il prossimo futuro, visto l’imminente debutto di Matthieu Blazy alla direzione creativa, previsto con la collezione prêt-á-porter di ottobre.

 

Chanel porta la nuova collezione Cruise sul Lago di Como

Photogallery36 foto

È questo in effetti il tema centrale: la nuova collezione resort, come la haute couture che sfilerà a Parigi in luglio, sono ancora una volta opera del team, nonostante la nomina di Blazy sia avvenuta alla fine del 2024. La scelta può suonare azzardata, vista la fame di novità che pervade il sistema e visto soprattutto il bisogno di autorialità in un panorama alquanto blando di proposte per lo più generiche. Chanel in questo senso si trova in una posizione di privilegio, al picco dell’immaginario collettivo: i codici estetici che la caratterizzano sono fortissimi, si direbbe incrollabili, di assoluta riconoscibilità; il desiderio intorno agli oggetti che il marchio propone non accenna a incrinarsi. Aggiunge Pavlovsky: «Matthieu porterà qualcosa di nuovo, ma ottobre sarà solo l’inizio di un percorso che si svilupperà nel corso almeno di cinque anni, forse più». Ben venga la lentezza, e il rispetto del lavoro creativo come attività bisognosa di respiro ampio per trovare forma e sostanza.

Ciò detto, la mancanza di un leader alla guida del team comincia a farsi sentire, soprattutto riconoscendo il fatto che, e sono parole di Pavlovsky, è la creatività, trasformata in prodotto dalle mani di artigiani esperti, a caratterizzare Chanel. In questa cornice, le ultime collezioni si sono strutturate come un mezzo per riaffermare i codici offrendo una varietà ampia di prodotto che mantiene viva l’attività delle boutique ma non porta novità.

Condividere.
© 2025 Mahalsa Italia. Tutti i diritti riservati.