Storie Web venerdì, Giugno 28
Notiziario

Matteo, Leonardo e Valentina Baggio (che non era presente al momento dell’irruzione in villa) hanno condiviso sui social il messaggio di biasimo da parte dell’attuale primo cittadino.

“Vergogna”. La denuncia dei figli di Roberto Baggio entra nel corredo accessorio della violenta rapina subita dal calciatore e dai suoi familiari. Leonardo, Mattia e Valentina (che vive all’estero e non era presente in casa la sera del colpo durante Italia-Spagna) hanno rotto il silenzio di questi giorni e alzato la voce sui social per censurare l’atteggiamento dell’ex sindaco di Altavilla Vicentina, Carlo Dalla Pozza.

Il post dell’attuale primo cittadino condiviso sui social: Vergogna

Lo hanno fatto condividendo sui rispettivi profili (Leonardo ha anche rimarcato lo sdegno usando il termine “vergogna”) il post dell’attuale vice primo cittadino, Silvia Burò, così da sfogare rabbia per quel che sta accadendo all’esterno della loro tenuta da venerdì scorso. Qualcuno starebbe sfruttando il blitz della gang e l’aggressione all’ex calciatore (“lo hanno picchiato forte”, è la testimonianza del cognato che ha parlato della colluttazione di ‘Codino’ con uno dei malviventi) per fars pubblicità a buon mercato.

In un momento così delicato per la famiglia – le parole della vice e assessore alla sicurezza – alcune persone, tra cui l’ex sindaco Carlo Dalla Pozza, preferiscono ricercare visibilità personale, attraverso i media, stazionando al di fuori della residenza Baggio, violando la privacy e turbando la serenità del nostro concittadino e della sua famiglia.

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Lo sfogo dei figli di Baggio nei confronti dell’ex sindaco

Chi è che cercherebbe visibilità a buon mercato? Il riferimento, con tanto di espressione di biasimo, è nei confronti dell’ex sindaco a gennaio scorso aveva lasciato l’incarico rassegnando le dimissioni. Cosa gli contestano? Staziona nella zona dove si trova l’accesso alla proprietà del Pallone d’Oro per concedersi alla stampa e rilasciare dichiarazioni.

Perché nella rapina a Baggio non sono stati toccati i cimeli del calcio: ladri spiazzati

“Intorno all’abitazione di Baggio c’è una siepe quasi impenetrabile”, aveva raccontato venerdì scorso sottolineando il gravissimo episodio di cronaca con una osservazione ulteriore. “Non si era mai verificata una situazione del genere. Questo è un episodio molto grave, che scatena paura, perché siamo di fronte a criminali veri. Un gruppo di cinque persone, sono professionisti”.

Dalla Pozza aveva anche fatto presente di aver segnalato ai Carabinieri la presenza di una persona sospetta che, al volante di un Suv, si era fermata nella zona collinare per chiedere se da quelle parti ci fossero abitazioni in affitto. E che un cugino gli aveva riferito di aver notato anche strani movimenti da parte di altre persone.

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Le indagini a casa Baggio: il sopralluogo dei Ris

A che punto sono le indagini? Oggi a casa Baggio è il giorno dei Ris, gli uomini della scientifica perlustreranno l’abitazione e la proprietà circostante alla ricerca di qualsiasi dettaglio utile per risalire con certezza all’identità del manipolo di malfattori. Qualche indizio al riguardo c’è già (avrebbero tutti accento straniero, che richiama quello dell’Est europeo) ma ci sono ancora alcuni punti oscuri sui quali fare luce. A cominciare dalle cose di valore che non hanno trafugato fino all’intero contesto ambientale e alla ricostruzione di quei 40 minuti di terrore.

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