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News sul caso Daniela Santanchè



7 Novembre 2024



22:03

Daniela Santanchè fu presidente del Consiglio dei amministrazione di Ki Group Holding Spa fino a fine 2021. Ora l’Agenzia delle Entrate ha chiesto al tribunale di Milano di aprire nei confronti dell’azienda una procedura per liquidazione giudiziale: ovvero, il fallimento. Ci sarebbe un debito con il Fisco da oltre 414mila euro.

Si potrebbe aprire una nuova pagina nel caso Santanchè, e riguarda l’azienda Ki Group Holding Spa, che Santanchè guidò fino alla fine del 2021. Come è noto, i procedimenti giudiziari che riguardano la ministra del Turismo oggi sono due: uno per truffa aggravata ai danni dell’Inps, e l’altra per l’ipotesi di falso in bilancio. In entrambi i casi, non si può ancora parlare di processo: siamo nella fase delle udienze preliminari, che stabiliranno se la ministra debba essere imputata e rinviata a giudizio. Le decisioni sono attese nelle prossime settimane.

Ma questa settimana, come detto, una novità è arrivata su un altro fronte. Le due inchieste già citate sono relative alle aziende della galassia di Visibilia, fondata da Santanchè. In questo caso invece si parla di Ki Group, impresa di alimentari biologici. In particolare, la Ki Group Holding Spa.

Stando a quanto riportato dalla Stampa, l’Agenzia delle Entrate avrebbe chiesto martedì al tribunale di Milano di aprire la procedura di liquidazione giudiziale. Si tratta, in sostanza, del fallimento. L’azienda in questione avrebbe cumulato un debito da 414.594 euro con il Fisco. Santanchè, insieme all’ex compagno Canio Mazzaro, la gestì fino al dicembre 2021: questa è la data in cui, all’approvazione del bilancio, l’attuale ministra risultava presidente del Consiglio di amministrazione.

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Non è il primo fallimento, per il gruppo. A gennaio di quest’anno i giudici avevano disposto la liquidazione per Ki Group Srl, mentre a marzo era toccato a Biofood Italia Srl. Per un’altra società del gruppo, Bioera, è ancora pendente la richiesta di fallimento: un’udienza sul caso è prevista per il 14 novembre. Le società collegate a Ki Group erano state al centro di un’inchiesta di Report oltre un anno, dando il via al caso mediatico e politico che aveva coinvolto la ministra.

Nel frattempo, starebbero continuando le indagini della Procura di Milano proprio sulla gestione del gruppo. La tesi degli inquirenti sarebbe che proprio la gestione di Santanchè e di Mazzaro abbia causato la crisi delle società. In questo caso, potrebbe concretizzarsi un’accusa di bancarotta. La stessa ipotesi di reato era stata lasciata cadere nelle altre indagini, quelle che hanno riguardato le aziende del gruppo Visibilia. In quel caso, è rimasta in piedi ‘solo’ un’accusa di falso in bilancio perché i debiti delle società non hanno portato alla liquidazione.

Per la stessa Ki Group Holding Spa è la seconda richiesta di fallimento. Infatti, su questa traccia si era già mossa la Procura di Milano, ma la società aveva ottenuto la composizione negoziata della crisi, evitando il peggio. Tuttavia, sembra chiaro che le procedure non siano andate come previsto. Tanto che, appunto, l’Agenzia delle Entrate ha preso l’iniziativa.

I debiti accumulati, secondo quanto riportato, ammonterebbero a 414.594 euro. La Ki Group Holding avrebbe anche fatto ricorso in passato alla rottamazione quater, lanciata dal governo Meloni, ma avrebbe perso il diritto alle agevolazioni perché non avrebbe pagato le rate. Ci sarebbe stato un ulteriore accordo per saldare i debiti in 72 rate mensili, ma l’azienda non avrebbe rispettato le scadenze. Il Fisco avrebbe infine provato a intervenire con dei pignoramenti, ma senza successo. Così si è arrivati alla richiesta di liquidazione.

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