Storie Web lunedì, Maggio 13
Notiziario

Lo Scudetto numero 20 ha un protagonista particolare, indicato da tifosi e compagni come un vero e proprio baricentro nerazzurro: Hakan Calhanoglu, l’ex centrocampista del Milan che è stato eletto simbolo della festa della seconda stella.

Impazza per le vie di Milano la festa dei tifosi nerazzurri per il 20° Scudetto dell’Inter, seguendo passo a passo il pullman scoperto su cui i giocatori festeggiano il meritatissimo bagno di folla.  Cori, slogan, striscioni e tanta goliardia con un punto di gravità evidente del mondo interista, Hakan Calhanoglu, l’ex milanista divenuto idolo dei propri tifosi che gli hanno dedicato un carro speciale. E Thuram uno striscione particolare, con l’effide del turco su una banconota da zero euro.

C’è chi sfotte gli avversari di sempre, in primis il Milan e i milanisti, come Denzel Dumfries che non ha resistito a prendersi una rivincita perfida e beffarda nei confronti di Theo Hernandez, sventolando al cielo uno striscione che ha fatto subito polemica. E chi si concentra sul proprio successo, senza guardare agli avversari o ad altri, ma provando a godersi il trionfo sportivo con la seconda stella raggiunta dopo una stagione entusiasmante, identificata quasi all’unanimità in un giocatore diventato simbolo: Hakan Calhanoglu.

Anche perché in occasione della festa milanista per lo scudetto di due anni fa fu proprio il turco ad essere al centro delle polemiche perché oggetto dei cori dei giocatori rossoneri, tra cui Theo Hernandez, che istigarono i tifosi a cori contro il turco, colpevole di aver firmato per l’Inter e passato dall’altra parte sportiva di Milano. Un derby lunghissimo, infinito, in cui i milanisti hanno sempre indicato nel centrocampista il primo avversario da colpire e quelli interisti da esaltare ed esporre ad ogni occasione.

Thuram e Calhanoglu fanno una richiesta esosa a Zhang: “Ho sbagliato a collegarmi con voi”

E così proprio nell’occasione migliore, la festa per lo Scudetto, proprio Calhanoglu è stato “eletto” quale simbolo del trionfo nerazzurro: i tifosi hanno dedicato al turco anche un ‘carro’ allegorico, con tanto di statua di cartapesta che lo mostra compiere la sua proverbiale esultanza post gol, con le mani alle orecchie per godersi l’esultanza dei propri tifosi e la rabbia altrui. Ma non solo. Perché Calhanoglu è anche un punto di riferimento dello stesso spogliatoio interista in cui ha stretto particolari legami con diversi compagni, tra cui Thuram.

L’attaccante francese, arrivato quest’anno, aveva già mostrato un feeling particolare al momento del rigore del 2-0 contro il Torino, esultando ben prima che Calhanoglu tirasse e segnasse dal dischetto. Un particolare che non è sfuggito nella bolgia di San Siro e che mostra una amicizia particolare tra i due giocatori che Thuram ha voluto rimarcare anche durante la festa sul pullman, prendendo uno striscione e sventolandolo al cielo: sopra, il viso di Calhanoglu dentro una banconota da zero euro. Un ulteriore chiaro segnale di quanto il turco sia diventato importantissimo nelle dinamiche interne della squadra.

L’acquisto di Calhanoglu, il motivo dello striscione a zero euro

Il riferimento dello striscione esposto da Thuram sul pullman scoperto dell’Inter durante la festa scudetto è un chiaro richiamo al calciomercato interista che acquistò proprio Calhanoglu nell’estate del 2021 dopo che aveva vestito la maglia dell’altra parte della Milano calcistica, il Milan. In quel frangente, il turco era svincolato, non aveva un contratto e firmò un triennale con l’Inter a parametro zero. Da qui la banconota dello striscione, ad omaggio anche delle intuizioni di Ausilio e Marotta, i guru del mercato interista.

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